Non è la Fontana di Trevi, la più grande tra quelle romane, nota in tutto il mondo oltre che per la sua bellezza anche per avere ospitato le grazie della giunonica Anita Ekberg nella scena chiave de ‘La dolce vita’. Ma è pur sempre una fontana del Bernini, la fontana del Tritone, posta anch’essa nel cuore di Roma, alla mercé quindi degli sguardi ammirati della moltitudine di turisti che animano le vie del cuore della Capitale. Soprattutto in questo periodo, quando il clima ormai mite e il sole splendente favoriscono lunghe passeggiate tra le bellezze architettoniche della città.
Accade però che la seicentesca fontana sita in piazza Barberini si trasformi improvvisamente in acqua park per quattro ragazzini, tutti di origine rom, che ieri hanno trascorso un ameno pomeriggio tra schiamazzi, schizzi e tuffi, con i vestiti appoggiati sul bordo della vasca barocca.
Tutto questo tra l’incredulità dei presenti, molti dei quali turisti stranieri. La goduria per i quattro è durata fino all’arrivo di una pattuglia dei carabinieri che li ha caricati di peso e portati in caserma per identificarli. Ca va sans dire, i ragazzini fermati erano senza documenti di riconoscimento. Ai carabinieri hanno dichiarato di avere meno di 14 anni. Un’età che, se fosse confermata, renderebbe inutile una eventuale denuncia.
“Non c’è capitale nell’Europa occidentale che si presenti così sporca, sciatat, prigioniera dell’incuiria come Roma. E’ triste dirlo – forse anche politicamente scorretto – ma la prima città d’Italia sta subendo un’involuzione spaventosa”.