Depositata la sentenza: “È provato che Silvio Berlusconi compì atti sessuali con Ruby in cambio di denaro e di altre utilità”.Questo scrivono i giudici della quarta sezione del tribunale penale di Milano tra le motivazioni, depositate oggi, della sentenza emessa il 24 giugno scorso, che ha condannato l’ ex premier a sette anni per concussione e prostituzione minorile.
Il Cavaliere era anche consapevole che Ruby fosse minorenne. Secondo i giudici “la cronologia degli accadimenti oggetto del presente processo ed il chiaro contenuto dei dialoghi captati convergono nel fornire la prova, al di là di ogni ragionevole dubbio, della consapevolezza dell’ imputato della minore età di El Mahroug Karima nella forma del dolo diretto”.
“Ritiene il Tribunale che la valutazione unitaria del materiale probatorio illustrato evidenzi lo stabile inserimento della ragazza nel collaudato sistema prostitutivo di Arcore ove giovani donne, alcune delle quali prostitute professioniste, compivano atti sessuali in plurimi contesti”. riferendosi al ruolo rivestito da Ruby nelle ‘ cene’ di Arcore.
Secondo i giudici, risulta provato – è scritto ancora tra le motivazioni della sentenza – che il regista delle esibizioni sessuali delle giovani donne fosse proprio Berlusconi, il quale dava il via al cosiddetto bunga bunga in cui le ospiti di sesso femminile si attivavano per soddisfare i desideri dell’imputato, ossia per ” fargli provare piaceri corporei”, come chiarito dalla stessa Ruby inscenando balli con il palo di lap dance, spogliarelli, travestimenti e toccamenti reciproci”.
“Faceva poi seguito la notte ad Arcore con il presidente del Consiglio in promiscuità sessuale, ma soltanto con alcune giovani scelte personalmente dal padrone di casa tra le sue ospiti femminili. Certo è che tra queste egli scelse Ruby in almeno due occasioni. Risulta provato inoltre che il compimento di atti sessuali da parte della minorenne fosse caratterizzato dall’elemento retributivo. La stessa infatti percepiva somme variabili di circa 3mila euro per volta, così come dalla stessa riferito e confermato dal rinvenimento in suo possesso di ingente quantitativo di denaro da parte delle forze dell’ordine oltre a gioielli come dimostrato dai beni trovati nel corso della perquisizione il 14 gennaio 2011. Lo stesso imputato ha ammesso di aver corrisposto 57mila euro circa a Ruby asserendo che tale somma fosse destinata a consentirle l’apertura di un centro estetico”, aggiungono i giudici.
Nel motivare la condanna dell’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a 6 anni per concussione e a 1 anno per prostituzione minorile con la 17enne marocchina «Ruby» Karima El Mahroug, le 326 pagine dei giudici Turri-De Cristofaro-D’Elia chiedono ai pm di valutare 32 testi della difesa per «falsa testimonianza» o «sistematica attività di inquinamento probatorio dal 6 ottobre 2010, attuata anche corrispondendo ingenti somme di denaro ad alcune testi e a Karima»: la quale poi «ha mentito perché dall’imputato pagata per recitare, a fronte di una promessa di 5 milioni, un copione concordato con l’emissario di Lui » evocato in una intercettazione: «Io, gli ho detto, posso passare per prostituta, per pazza, per tutto quello che vuoi, l’importante è che ne esco con qualche cosa».
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