Nuovo colpo di scena nell’inchiesta sull’omicidio di Sarah Scazzi: Michele Misseri è stato portato all’ospedale di Taranto dopo un’ordinanza di trattamento sanitario obbligatorio firmata dal sindaco di Avetrana.
«Sono venuti i medici del 118 dicendo di aver ricevuto una chiamata, ma io non ho chiamato nessuno – ha raccontato la figlia Valentina che si trovava con lui – Michele stava bene era meravigliato per essere uscito dal carcere, si è sfogato ma stava benissimo». Alla richiesta di spiegazioni, ha aggiunto Valentina, i medici hanno risposto che era stato il sindaco di Avetrana a disporre con un’ordinanza il ricovero. Il gip del tribunale di Taranto Martino Rosati aveva disposto la scarcerazione di Michele Misseri su richiesta della Procura di Taranto depositata ieri mattina. Michele Misseri era uscito dal carcere di Taranto: ha varcato il cancello a bordo di una Jeep con i vetri oscurati a bordo della quale c’era la figlia Valentina e condotta da un uomo. La Procura ha ritenuto che si siano attenuate le esigenze cautelari in relazione al capo di imputazione principale contestato a Misseri, cioè quello di omicidio, e che per questa ipotesi di reato possa rimanere indagato in stato di libertà. L’omicidio di Sarah Scazzi è stato compiuto nell’abitazione dei suoi zii «in assenza di Michele», che sembra destinato a rispondere in un eventuale processo a suo carico del solo reato di concorso nella soppressione del cadavere della quindicenne. La custodia cautelare per quest’ultimo reato è di sei mesi. Essendo Misseri in carcere dall’ottobre scorso, i termini di custodia preventiva sono quindi scaduti.
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