A un mese dall’incidente sugli sci, a breve i medici valuteranno le condizioni cliniche di Michael Schumacher. Non é più in pericolo di vita e per questo i medici del reparto di rianimazione hanno deciso di svegliarlo. Dal 29 dicembre l’ex pilota di Formula Uno é ricoverato al quinto piano del Centro ospedaliero universitario di Grenoble, tenuto artificialmente in uno stato di sonno profondo che aiuta il suo cervello a recuperare dal trauma.
Il danno é stato grave. Due interventi chirurgici per ridurre la pressione intracranica, le emorragie cerebrali diffuse e gli edemi che hanno compresso il cervello soprattutto nella parte sinistra, dove i neuroni elaborano il linguaggio e comandano la parte destra del corpo. A ciò si deve aggiungere l’immobilità di muscoli ed articolazioni già da un mese.
Sarà un percorso lungo, non facile, una nuova sfida per il pilota automobilistico tedesco che detiene il record dei titoli vinti: ben 7 mondiali. Lui di sfide quindi ne sa qualcosa avendo corso per oltre vent’anni, dal 1991 al 2012, sui circuiti mondiali della F1.
Prego per Michael e spero in un miracolo, mi auguro che esca dal coma e torni a essere la persona che era”.
sono le parole di Sebastian Vettel. Ma il campione del mondo della Red Bull, non é l’unico ad essere vicino al suo connazionale tedesco fin dal momento dell’incidente. E ieri lo hanno dimostrato le attestazioni di affetto rivolte da tutti gli altri piloti, da Hamilton a Rosberg, oltre all’ intera Scuderia Ferrari, impegnati nei test di Jerez De La Frontera.
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