Scontri a Tripoli, Sarraj non parte per l’Italia

Niente missione in Italia per Fayez al-Sarraj, capo del Governo di accordo nazionale (GNA) della Libia. Sarraj è stato costretto a rinunciare al vertice a causa degli scontri fra gruppi armati a Tripoli, ripresi con insistenza negli ultimi giorni.

A dare l’annuncio è il portale di notizie al-Wasat, che cita un comunicato del Consiglio di presidenza.

A Roma arriveranno comunque i ministri dell’Interno, Elarif el-Khoja, degli Esteri, Mohamed Tahar Siala, e il presidente dell’Alto consiglio di Stato, Abdelrahman Swaheli. Parteciperanno a un incontro Europa-Nord Africa che ha l’obiettivo di creare un gruppo di contatto permanente per controllare i flussi migratori fra le sponde nord e sud del Mediterraneo.

Il GNA tiene a precisare di avere tutta l’intenzione di proseguire i negoziati con la comunità internazionale per definire la “roadmap per la salvezza” annunciata il 17 febbraio, anniversario della rivoluzione che abbatté il regime di Gheddafi. È vero, Sarraj non si muoverà da Tripoli, ma il suo vice Ahmed Maetig è volato a Washington per incontrare membri della nuova amministrazione USA e dell’ONU.

Intanto a Tunisi i rappresentanti del “Quartetto” (ONU, UE, Lega araba e Unione africana) hanno incontrato i rappresentanti degli Stati confinanti con la Libia. Quel che si vuole ottenere è un documento che, sfruttando il peso diplomatico di tutti i firmatari, convinca Tripoli e Tobruk a raggiungere un’intesa partendo dall’Accordo di Skhirat, firmato ormai più di un anno fa. Federica Mogherini, Alto rappresentante UE per la politica estera e di sicurezza, ha annunciato che il prossimo incontro del Quartetto si terrà “in tempi brevi” a Bruxelles.

F.M.R.

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