“Io scommesse illegali non ne faccio, non le voglio fare”. Così Beppe Signori, nella conferenza stampa convocata a Bologna per chiarire la propria versione dei fatti nella vicenda del calcioscommesse. “Forse – ha detto l’ex calciatore – mi porto dietro una nomea sbagliata, di essere un scommettitore incallito. A me piace scommettere legalmente, poi guardarmi la partita con un’enfasi diversa. Fare la sfida del Buondì Motta, è illegale? Queste sono le mie scommesse”.
Il riferimento è a una sfida lanciata in un ritiro precampionato a compagni di squadra e giornalisti: mangiare un Buondì entro trenta passi. Signori ha cominciato la conferenza stampa accolto da un applauso, con le prime due file riservate ad amici e parenti. Iniziando a parlare, si è commosso: “Scusate l’emozione, mi devo fare forza”, ha esordito facendo una pausa di alcuni secondi. “Non faccio parte di nessuna associazione”, ha poi aggiunto.”C’é un grande senso di responsabilità, ma rivendico l’orgoglio di appartenere a questo mondo e dico no alla logica qualunquista e alle generalizzazioni” ha commentato il presidente della Figc, Giancarlo Abete. Abete ha ribadito la sua posizione, sottolineando che il buono da questo scandalo è arrivato dai “tifosi che hanno dato una risposta forte con la loro presenza negli stadi, mostrando senso di maturità nei confronti di questo spettacolo avvincente”. “Tra tante persone perbene – ha aggiunto – ci sono quelle che sbagliano e vanno punite, ma non demonizzate, non sbattute come mostri in prima pagina. La Figc farà rispettare le regole, ma tutela le emozioni che il calcio offre”. L’assemblea per lo statuto è cominciata in ritardo, perché é stata preceduta da una riunione tra Abete e i presidenti delle varie componenti chiamate a votare le modifiche statutarie. E prima si è incontrata anche la Lega di A (presente Maurizio Beretta) che sta cercando l’accordo per i diritti tv: mercoledì l’assemblea fissata a Milano potrebbe dare il via libera, più per le necessità di ‘fare cassa’ che per la ritrovata armonia tra i club. Sui diritti della fallita Dhalia tv si è invece rinviato tutto a settembre.Troppa chiarezza ancora non e’ stata fatta, ma certo i tempi dovranno essere brevi. Il capitolo del calcioscommesse sul fronte sportivo e’ pronto a decollare: il presidente della Figc, Giancarlo Abete, ha ammonito sui falsi moralizzatori e sulle generalizzazioni che hanno fatto gridare al mega scandalo anche in serie A quando ancora elementi forti sul massimo campionato non sono emersi e resta comunque ottimista sul regolare via dei campionati. Il procuratore Stefano Palazzi, a una settimana dal vertice a Cremona con il pm Roberto Di Martino, titolare dell’inchiesta penale sulle scommesse, sta preparando il calendario di audizioni dei tesserati coinvolti per capire l’entita’ dell’illecito e soprattutto le ripercussioni su squadre e campionati. Al momento la serie B, che vede tirate in ballo Atalanta, Siena, Piacenza, Sassuolo, Padova, Ascoli, Albinoleffe: ma anche qui c’e’ da valutare il ruolo attivo dei giocatori e se l’illecito e’ stato realmente commesso. In Lega Pro tra i club sotto i riflettori ci sono Benevento, Alessandria e anche la stessa Cremonese dalla cui denuncia alla magistratura sulla presunta somministrazione di sonnifero ai giocatori per farli giocare male da parte dell’ex portiere Paoloni e’ scattata l’inchiesta. I toni allarmistici negli ultimi giorni si sono decisamente abbassati e comunque la presunta bufera entro agosto deve essere comunque chiusa. Intanto oggi i vertici del pallone si ritroveranno a Fiumicino per l’assemblea straordinaria della Figc per approvare il nuovo statuto: un iter faticoso che nemmeno il passaggio all’ultimo consiglio federale appena qualche giorno fa ha snellito. Carlo Tavecchio, che ha presieduto la commissione sullo statuto, ha tolto gli emendamenti sul diritto di veto e sul peso delle rappresentanze in consiglio federale. Prima del via dei lavori la Lega ha fissato una riunione in vista soprattutto dell’appuntamento di mercoledi’ a Milano in cui terra’ banco la questione dei diritti tv. Entro fine mese Abete ha auspicato anche che arrivi una decisione in merito allo scudetto del 2006 assegnato all’Inter e su cui pesa l’esposto della Juve, e ci sara’ da discutere anche della riforma dei campionati, a cui ha lavorato Mario Macalli.Nel frattempo, l’ex capitano del Bari Antonio Bellavista, tratto in arresto su ordine del Gip presso il Tribunale di Cremona Guido Salvini per lo scandalo del calcioscommesse e da due giorni ammesso dallo stesso giudice alla misura degli arresti domiciliari, ha formalmente rinunciato alla trattazione del riesame, in programma per martedì prossimo dinanzi il Tribunale della Libertà di Brescia. Lo rende noto il suo difensore avv.Massimo Roberto Chiusolo, precisando come tale scelta sia stata determinata ”da più fattori, che inducono a ritenere che la vicenda possa chiarirsi appieno e favorevolmente per il Bellavista, dinanzi l’A.g. di Cremona, in tempi ragionevolmente brevi”. L’ex portiere della Cremonese, Marco Paoloni, è stato posto ai domiciliari nella casa che ha nella sua disponibilità a Cremona e la detenzione dovrà essere “applicata in modo molto rigido”, “dovendosi escludere che Paoloni possa rientrare nella sua abitazione di Civitavecchia, in quanto in tale contesto, anche in assenza della polizia giudiziaria operante, sarebbe meno controllabile e più a rischio di inopportuni contatti”. Il calciatore viene in sostanza scarcerato solo per “la considerazione che all’interno del sistema la detenzione in carcere, soprattutto di incensurati, e il suo prolungamento in questa fase devono essere considerate misure eccezionali”. L’esecutivo Uefa ha anche modificato i propri regolamenti per intensificare la lotta contro le gare truccate. “I nostri organi disciplinari potranno cooperare più strettamente con le la polizia e le autorità politiche in caso di sospetti”, ha dichiarato il segretario generale dell’Uefa Gianni Infantino. “Abbiamo anche inserito l’obbligo per i giocatori e tutti i membri di club di denunciare qualsiasi tentativo di corruzione”. Chi non lo farà, potrebbe incorrere in una squalifica a vita, come auspicato ieri dal presidente dell’Uefa Michel Platini. “L’Uefa ha già squalificato a vita due arbitri per non aver riportato una proposta di corruzione. Con le nuove regole, anche tutti gli altri componenti del calcio rischiano lo stesso”, ha affermato Infantino. Nel nuovo regolamento è anche precisato che se un club è sanzionato al termine della competizione (o dopo una delle fasi) non si rigiocheranno le gare incriminate. “Ovviamente, se un club è riconosciuto colpevole di corruzione, gli si potrà togliere il trofeo a posteriori. Se la corruzione per una gara di girone della Champions League è avverata dopo la suddetta fase, il club colpevole verrebbe escluso e sostituito dalla formazione che lo segue in classifica nelle partite ad eliminazione diretta”, ha spiegato Infantino.Si è costituita con una prima riunione al Viminale la Task force ideata la scorsa settimana durante il vertice tra il ministro Maroni e le autorità sportive, per combattere il fenomeno delle scommesse illegali e degli illeciti sportivi. Il ministro coordina la seduta alla quale hanno preso parte Gianni Gola, in rappresentanza del Coni, e il direttore generale della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Antonello Valentini. Partecipano anche il direttore generale della gestione autonoma dei monopoli del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Raffaele Ferrara, e il presidente dell’Osservatorio nazionale manifestazioni sportive Pietro Ieva.Il nuovo organismo è chiamato a dar vita al data base per incrociare i dati del Ministero con quelli forniti da Coni, Figc, monopoli di stato e Unire.
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