La pratica dello sport è un diritto dell’uomo. Ogni individuo deve avere la possibilità di praticare lo sport senza discriminazioni di alcun genere e nello spirito olimpico, che esige mutua comprensione, spirito di amicizia, solidarietà e fair-play”.
per manifestare più esplicitamente il dissenso del nostro governo — già peraltro inequivocabile — rispetto alle discriminazioni nei confronti delle persone omosessuali e alla limitazione delle libertà di espressione. I nostri atleti, dice il premier: rappresentano l’ Italia. Sfilano dietro il tricolore. Sono portatori dei valori che la nostra bandiera in sé compendia: la libertà, l’eguaglianza, la condanna di ogni forma di discriminazione. Principi inscritti nella Costituzione repubblicana. Essere in Russia — da presidente del Consiglio di un Paese che storicamente tanta parte ha avuto nella costruzione della coscienza europea — significa esprimere, appunto in una dimensione pubblica, la nostra concezione di libertà, di comunità, di rispetto dell’altro. Esserci non significa dismettere ma anzi riaffermare il ruolo che l’Italia svolge, e ancor più continueraà a svolgere quando sarà alla guida dell’Europa nel prossimo semestre, per l’estensione (e certo non per un arretramento) dei diritti”.
Ulteriori precauzioni invece per scongiurare la possibilità che questa edizione russa dei giochi olimpici invernali venga funestata da attentati. Dopo l’allarme lanciato dal Dipartimento americano per la sicurezza interna (Department of Homeland Security) a tutte le compagnie aeree per la possibilità della presenza di bombe artigianali contenute nei tubetti di dentifricio, ieri, vigilia della cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi invernali di Sochi, la Transportation Security Administration (Tsa) ha deciso di mettere al bando tutti i contenitori di liquidi dai voli dall’America per la Russia. La stessa Russia da un mese vieta ai passeggeri di salire a bordo dei velivoli con qualsiasi tipo di contenitore per liquidi. Tuttavia le autorità russe – che lavorano a stretto contatto con l’intelligence americana – non sembrano essere molto preoccupate per le possibili minacce: ieri hanno ricordato di aver messo in atto tutte le procedure di sicurezza necessarie.
Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
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