Tra i molti eventi annunciati per questa “estate romana”, decisamente degno di nota il cartellone in programma alla Casa del Jazz, che propone un Festival della durata di tre mesi aperto a diversi generi musicali e ad una grande varietà di artisti italiani ed internazionali.
A partire dal 21 giugno e fino al 15 settembre, si alterneranno sul palco, tra gli altri, musicisti del calibro di: Stewart Copeland (l’ex batterista dei Police, 24 giugno), il contrabbassista Giovanni Tommaso (30 giugno), Sarah Jane Morris (9 luglio), il sassofonista Joe Lovano (11 luglio), Alex Sipiagin (con un tributo a Michael Brecker, 14 luglio), Eddie Palmieri (con Horacio “El Negro” Hernandez e Brian Lynch, 15 luglio), John McLaughlin (18 luglio), Omar Sosa (31 luglio), Rita Marcotulli (il 1° agosto in trio e il 6 settembre con un omaggio ai Pink Floyd), Steve Lukather (4 agosto), gli Area (con un’attesa reunion prevista per il 6 e 7 agosto), Javier Girotto (14 e 15 agosto), Roberto Gatto (20 agosto), il quartetto Giornale di Bordo (Antonello Salis, Gavino Murgia, Paolo Angeli e Hamid Drake, previsti per il 22 agosto), gli Ozric Tentacles di Ed Wynne (7 settembre), Le Orme (10 settembre). All’interno di questa ricchissima rassegna voglio porre in evidenza la collaborazione con un’altra importante realtà romana come il Circolo degli Artisti, che festeggerà i primi mesi di vita della sua web-tv con il Soluzioni Semplici Festival (dal 01 al 05 luglio). Per l’occasione si esibiranno: Le Luci Della Centrale Elettrica di Vasco Brondi (Premio Tenco 2008, ora impegnati come gruppo spalla nel tour di Jovanotti), Brunori Sas, Valentina Lupi, i siciliani Marta Sui Tubi, Il Pan del Diavolo, I Cani, Alessandra Celletti, A Classic Education, i romani Cat Claws, Carpacho, Babalot, The Jacqueries, gli emiliani Offlaga Disco Pax (uno dei gruppi indipendenti più interessanti della scena di casa nostra, Premio Ciampi per il miglior disco di esordio nel 2005 con l’album “Socialismo tascabile”), il milanese Paolo Benvegnù (che presenterà il suo ultimo lavoro, “Hermann”), Nada Malanima e, least but not last, Joan As Police Woman (alias Joan Wasser) con la sua “punk rockR&B american soul music”. Come si dice in casi come questo, c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Riccardo Ruggenini
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