La condizione di salute di Nelson Mandela è drammatica.
L’ annuncio arriva dalla presidenza del Sudafrica che, nella tarda serata di ieri, ha diramato questa nota: “Lo stato di salute dell’ex presidente, Nelson Mandela, che è sempre ricoverato a Pretoria, è diventato critico”.
L’Ufficio di presidenza assicura, inoltre, che i medici stanno facendo quanto è possibile per apportare le cure migliori al premio Nobel per la Pace nel 1993. “E’ in buone mani”, fanno sapere.
A vegliare su Madiba, nome datogli dalla sua etnia di appartenenza, ci sono la moglie, Graca Machel, il presidente del Sudafrica, Jacob Zuma e il vicepresidente dell’Anc (il partito che fu di Mandela, al governo), Cyril Ramaphosa.
Solo la figlia, Makaziwe, rilascia delle dichiarazioni per cercare di placare il circo mediatico che gira intorno allo stato di salute del padre: «viviamo giorno per giorno e preghiamo Dio. È un padre e un nonno. Non siamo riusciti ad averlo con noi per la maggior parte dei nostri anni. Questo è un momento sacro per noi e mi aspetterei che il mondo ci lasciasse in pace. Dateci lo spazio per essere con nostro padre: sia che questi siano i suoi ultimi momenti con noi o che ci sia ancora tempo».
Nelson Mandela, oggi 94enne, era ricoverato una quindicina di giorni presso l’ospedale di Pretoria a causa di una infezione polmonare che lo aveva obbligato al ricovero.
Numerosi e contrastanti sono stati, nel corso dei giorni, i bollettini medici diramati dai dottori che lo hanno in cura. Prima rassicuranti, parlavano di piccoli progressi e di un miglioramento delle condizioni di salute. Poi si è parlato di condizione grave ma stabile.
Il suo vecchio amico, Andrew Mlangeni, lo scorso 9 giugno, aveva detto che era arrivato il tempo in cui bisognava lasciarlo andare, facendo intendere che la situazione fosse più critica di quanto lasciassero trasparire i comunicati ufficiali. Mlangeni, con voce commossa, in quella occasione, aveva dichiarato: “Una volta che la famiglia lo lascerà andare, anche il popolo sudafricano farà lo stesso: ringrazieremo Dio per averci donato la presenza di un uomo del genere e lo lasceremo andare”.
Davanti alla sua residenza di Johannesburg, in tutti questi giorni di degenza, sono state migliaia le persone che, in una sorta di pellegrinaggio, si sono susseguite per portare gli auguri di pronta guarigione e per pregare il leader del movimento anti-apartheid.
Ora il Sudafrica trattiene il respiro e prega nella speranza che le condizioni di salute di Nelson Mandela possano migliorare.
Alessandra Angeletti
Napoletano, 44 anni, giornalista professionista con 17 anni di esperienza sia come giornalista che come consulente in comunicazione. Ha scritto di politica ed economia, sia nazionale che locale per diversi giornali napoletani. Da ultimo da direttore responsabile, ha fatto nascere una nuova televcisione locale in Calabria. Come esperto, ha seguito la comunicazione di aziende, consorzi, enti no profit e politici. Da sempre accanito utilizzatore di computer, da anni si interessa di internet e da tempo ne ha intuito le immense potenzialità proprio per l'editoria e l'informazione.
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