Tennis: partite truccate. Sospetti anche su Wimbledon

Anche il Tennis potrebbe essere finito nel giro delle partite truccate, lo rilevano documenti della BBC. Tra i match sospetti, tre sono stati giocati a Wimbledon, mentre 8 sono gli atleti sospettati di scorrettezze che si stanno disputando gli Australian Open.

L’arco temporale dell’indagine della Tennis Integrity Unit, l’organo che si occupa di vigilare sulla regolarità delle partite, copre gli ultimi 10 anni, e colpisce 16 giocatori tra i più forti del mondo, nelle prime 50 posizioni della classifica ATP, compresi vincitori di tornei del Grande Slam.

Il francese Gilles Simon grida al “caso mediatico”, solamente per “fare più rumore e infangare il tennis proprio in concomitanza del primo torneo Slam”.

Per adesso l’ATP rifiuta ogni tipo di accusa ma non è la prima volta che simili sospetti si fanno avanti. Già nel 2007 era partita un’indagine dello stesso tipo, dove risultò un possibile coinvolgimento anche dell’Italia con i tennisti Simone Bolleli e Potito Starace, tennisti della Coppa Davis (Lo scorso ottobre la Corte d’Appello Federale della Fit ha assolto Starace, annullando la condanna alla radiazione pronunciata dal Tribunale Federale nell’agosto scorso e ridotto all’inibizione da ogni attività per 12 mesi la sanzione a Bracciali, a sua volta radiato in primo grado, nonché dimezzato l’importo della multa). E non deve sorprendere, visto che, a quanto pare, la rete di scommesse intorno agli incontri andrebbe dalla Russia all’Italia in particolare al Nord e Sicilia.

Al numero uno del mondo, Djokovic, sarebbero stati offerti, secondo il Telegraph, 140mila sterline. Ma Novak ha dichiarato solo che non ha mai ricevuto offerte dirette: “Nel 2007, a San Pietroburgo, attraverso intermediari tentarono di mettersi in contatto con persone che all’epoca lavoravano con me. Ho immediatamente detto di no. A me non sono mai arrivati”.

L’Inghilterra è di nuovo sotto shock dopo gli scandali nel calcio e nell’atletica. Quest’ultimo, che coinvolge il mondo del tennis, è emerso da un’inchiesta della Bbc in collaborazione con BuzzFeed News.

Chris Kermode, responsabile della Association of Tennis Professionals, ha negato stamani che accuse o prove di corruzione “siano mai state ignorate o non indagate” in passato ma si è impegnato ad indagare sui documenti venuti alla luce.