Tra Monti e Berlusconi è scontro al calor bianco. Accuse, invettive, parole da codice penale: turlupinatore, incantatore di serpenti, usuraio,compravendita di voti e chi più ne ha più ne metta.Lo scontro asprissimo, è a tutto campo senza esclusione di colpi. In palio qualche punto percentuale di voti in più o meno che potrebbe creare non pochi problemi alla prossima consultazione elettorale di fine febbraio. Polemiche a parte, la situazione resta scivolosa e fluidissima: ottimamente definita dal Wall Street Journal come “mercati prigionieri dello stress politico”. Per tutto valga l’andamento della Borsa che ieri ha messo nel conto anche Mps chiudendo a Milano con un meno 4,5%. Ma questo non ha convinto i due contendenti ad abbassare i toni. Dopo la proposta indecente di Berlusconi sulla restituzione dell’Imu pagata dagli italiani nel 2012 è stato il presidente del consiglio Monti ad aprire il fuoco di sbarramento. “Meraviglioso. Ma non è la pima volta che qualcuno cerca di comprare il voto degli italiani. Un cinquantennio fa Achille Lauro prometteva un chilo di pasta, oppure dando una scarpa e promettendo l’altra a voto avvenuto. È la prima volta che qualcuno cerca di comprare in modo scientifico il voto degli italiani con i soldi degli italiani stessi, con i soldi dei buchi di bilancio lasciati da lui. Del resto Berlusconi è la quarta volta che promette ma io credo che gli italiani abbiano abbastanza memoria”. Con toni decisamente poco professorali Monti vuole esorcizzare il rischio calamita che simili proposte choc, possono avere sugli elettori soprattuto quando indecisi. E , osserva il premier: “ma si tratta di un voto di scambio?”. “Si’, se vogliamo è un voto di scambio. Ma anche un tentativo, simpatico, di corruzione. Berlusconi chiede di comprare il voto degli italiani con i loro soldi”. È una corruzione – ha aggiunto – perchè consiste nel dare qualcosa a qualcuno affinchè si comporti in modo diverso da una logica di mercato”. Di più, conclude Monti, nella proposta ” c’è qualche elemento di usura” perchè se poi si chiederà agli italiani di pagare più tasse, quello avverrebbe in condizioni piu’ negative di quanto accaduto di fronte al quasi crack finanziario del 2011”. Stizzita e aggressiva la replica del coordinatore del Pdl Angelino Alfano che al premier risponde: ”Visto che i voti non li ha prresi abbandoni immediatamente l’incarico di senatore a vita…”. Bordate senza precedenti che preannunciano nuove polemiche e nuove risse. Alla prossima puntata dunque.
Napoletano, 44 anni, giornalista professionista con 17 anni di esperienza sia come giornalista che come consulente in comunicazione. Ha scritto di politica ed economia, sia nazionale che locale per diversi giornali napoletani. Da ultimo da direttore responsabile, ha fatto nascere una nuova televcisione locale in Calabria. Come esperto, ha seguito la comunicazione di aziende, consorzi, enti no profit e politici. Da sempre accanito utilizzatore di computer, da anni si interessa di internet e da tempo ne ha intuito le immense potenzialità proprio per l'editoria e l'informazione.
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