Prolungare la durata dei prestiti ai Paesi in difficoltà, come Grecia, Portogallo e Irlanda, da sette anni e mezzo a 15 anni con un tasso ridotto del 3,5% e non più del 4,5%. E’ una delle soluzioni contenuta nella bozza conclusiva del vertice dei Paesi della zona euro in corso a Bruxelles. L’ipotesi permetterebbe di evitare il default selettivo per la crisi greca prospettato anche dopo il vertice tenutosi tra Angela Merkel e Nicolas Sarkozy.
L’accordo franco-tedesco sul secondo piano di aiuti non prevedeva l’introduzione di una tassa sulle banche ma, appunto, un default selettivo. La posizione comune era stata comunicata al presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, impegnato a incontrare le varie delegazioni in vista del summit. L’intesa è alla base dell’accordo tra i 17 Paesi dell’Eurozona nel vertice di Bruxelles. Le stesse fonti diplomatiche hanno affermato che il nuovo prestito alla Grecia potrebbe arrivare a 71 miliardi e che la partecipazione dei privati potrebbe ‘valere’ 18-20 miliardi di euro.Secondo i calcoli dell’Institute of international finance, che rappresenta circa 400 banche internazionali (il numero 1 Charles Dallar sta partecipando ai negoziati che si svolgono a latere del vertice) la Grecia avrebbe bisogno di circa 170 miliardi nei prossimi tre anni: 28-30 mld arriverebbero dalle privatizzazioni, 58 mld dalle ‘tranche’ del vecchio prestito, il resto è da coprire con il secondo salvataggio. L’Iif suggerirebbe un ‘haircut’ del 10% ai titoli in scadenza fino al 2019 contro un tasso di interesse più elevato in caso di ‘rollover’ totale. I nuovi bond greci a 30 anni, però, dovrebbero essere garantiti da zero coupon bond tripla AAA.Nella lista delle opzioni dovrebbero anche far parte il ‘buyback’ del debito greco con l’obiettivo di ridurlo con l’intervento del fondo salva-stati. Modificare però la missione dell’efsf è un processo non breve perché dovrebbe essere ratificato da ogni paese.L’eventuale default selettivo della Grecia che si potrebbe profilare con alcune di queste opzioni, e a cui il presidente della Bce Jean-Claude Trichet si è sempre detto contrario, non sarà comunque stabilito a Bruxelles, ma dalle agenzie di rating. Per prevenire i problemi a questo collegati, si tratta di prendere misure per coprire il periodo di tempo limitato in cui per le agenzie di rating la Grecia sarà in default parziale. Modalità pratiche che devono ancora essere negoziate, ma per cui sarebbero già previsti circa 30 miliardi di euro di garanzie.Il premier italiano Silvio Berlusconi è arrivato in ritardo, a vertice iniziato. Scuro in volto, riferiscono alcune agenzie, non ha rilasciato dichiarazioni. Il presidente del consiglio Ue, Herman Van Rompuy, ha dato il via ai lavori intorno alle 13.30 con mezz’ora di ritardo sul previsto. Berlusconi ha fatto il suo ingresso nel palazzo intorno alle 13.43.Intanto la Borsa di Milano come tutte le Borse europee ha invertito bruscamente la rotta sull’onda dell’ottimismo per le voci che arrivano da Bruxelles. Piazza Affari viaggia su quota +3%, trascinata dalla corsa dei titoli bancari.
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