Costruire nello stretto di Messina, oltre al ponte, un grattacielo nero, un ‘faro del Mediterraneo’, ispirato al monolite nero di Kubrick, che sia simbolo di pace e di cooperazione politica, economica, sociale, culturale e umana: la proposta arriva dalla Fondazione Progetto Terra by Terry, iniziativa culturale che ha messo in campo altri progetti: ‘Basilicata coast to coast’ e ‘Smart power city’.
Il faro del Mediterraneo vuole rappresentare l’unione dei Paesi Euromediterranei uniti da un plurimillenario processo storico, caratterizzato da contatti, influenze, scambi di uomini e di cose, elementi di cultura materiale e intellettuale. Alla storia del Mediterraneo, osservano i fondatori della Fondazione Progetto Terra, non vi e’ cultura e popolo mediterranei che non vi abbiano in qualche modo contribuito. L’Unita’ del Mediterraneo verrebbe quindi affermata dal faro, come architettura di riconoscimento, di appartenenza alla grande dimensione mediterranea, che rappresenta anche la difesa della diversita’ contro l’omologazione. Ognuno interpretera’ poi secondo la sua sensibilita’ questa innovativa architettura stagliata in mezzo al mare: chi lo vedra’ come metafora del proprio Dio, chi come libro della scienza, prodotto dell’intelligenza umana, chi ancora come entita’ superiore e mito. In questo senso, concludono i promotori del progetto, il monolite nero va visto come realta’ pura e astratta ma rassicurante, che guida, indirizza e accompagna l’essere umano durante tutto il suo sviluppo.
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