Mentre il dibattito sul controllo delle armi negli Stati Uniti è ancora rovente, per le strade non cessano di farsi sentire gli effetti della mancanza di una legge apposita.
L’ultimo fatto di sangue è accaduto nelle vicinanze di Fort Lauderdale, in Florida, dove un ragazzino di 13 anni ha sparato per sbaglio alla sorella di sei, maneggiando la pistola dei genitori. Una situazione simile a quella di qualche giorno fa in Kentucky dove un bimbo di 5 anni ha ucciso per gioco la sorella di 2 .
I ragazzi erano soli in casa, quando i vicini hanno sentito l’eco di uno sparo. Uno di loro, Justin Latourrette, ha descritto alla CBS il momento in cui la piccola è stata soccorsa da personale paramedico. “L’hanno portata fuori tenendola in braccio. Era possibile vedere che aveva una ferita al torace, sopra al cuore, aveva gli occhi aperti, ed era sotto shock”.
Le indagini sono ancora in corso: i detective stanno appunto cercando di definire esattamente come il ragazzino sia venuto in possesso della pistola. In quel momento, ha notato Dani Moschella, portavoce dello sceriffo locale, i due bambini erano soli in casa.
Al seguito di queste stragi è stata presentata una ricerca a Washington dall’Ohio State University per far fronte a questo genere di avvenimenti: il risultato è allarmante. La facilità con cui questi giovanissimi possono armarsi è altissima . Lo studio ha coinvolto 524 pazienti di 10-21 anni che sono stati visitati in tre dipartimenti di emergenza. I giovanissimi sono stati invitati a compilare un questionario di 17 voci che i ricercatori hanno usato per sviluppare uno strumento di screening per pazienti pediatrici. Tra i pazienti che hanno completato il questionario, 151 (29%) sono risultati a rischio di suicidio, e il 17% ha riferito la presenza di armi in casa o nelle vicinanze. Di quelli a rischio di suicidio e con pistole in casa, poi, il 31% sapeva come accedere alle armi, il 31% come procurarsi i proiettili e il 15% non aveva problemi in entrambi i casi. “Questo studio mette in evidenza l’importanza che i genitori comprendano i rischi di avere pistole in casa”, spiega Jeffrey Bridge dell’Ohio State University. “Essere a rischio di suicidio e avere accesso alle armi da fuoco è un mix pericolosissimo”.
A Houston, in Texas, è intanto in corso la convention annuale della National Rifle Association (NRA, la potente lobby delle armi. Si tratta del primo appuntamento del genere dopo la strage nella scuola elementare di Newtown, in cui sono stati uccisi 20 bambini e sei adulti, e anche dopo il voto del Senato del 17 aprile scorso che, di fatto, per il momento ha affossato la riforma sul controllo delle armi, voluta invano da Barack Obama per limitarne la diffusione.
F.B.
Napoletano, 44 anni, giornalista professionista con 17 anni di esperienza sia come giornalista che come consulente in comunicazione. Ha scritto di politica ed economia, sia nazionale che locale per diversi giornali napoletani. Da ultimo da direttore responsabile, ha fatto nascere una nuova televcisione locale in Calabria. Come esperto, ha seguito la comunicazione di aziende, consorzi, enti no profit e politici. Da sempre accanito utilizzatore di computer, da anni si interessa di internet e da tempo ne ha intuito le immense potenzialità proprio per l'editoria e l'informazione.
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