Un selfie di gruppo per la 'Nazionale del sorriso'
Archiviata con una più che convincente vittoria per 3-1 sulla Cina la seconda fase del Mondiale, la nostra Italvolley al femminile si appresta ad affrontare il terzo step, decisivo per conoscere i nomi delle semifinaliste. Da ora in poi tutte le partite avranno luogo in un’unica sede, il Forum di Assago, alle porte di Milano. Ma, soprattutto, da questo momento non saranno più concessi passi falsi a nessuno perchè i margini per rimediare ad un’eventuale battuta d’arresto saranno prossimi allo zero per ognuna delle ‘magnifiche 6’ approdate sin qui per cullare ancora sogni di medaglia.
E le nostre ragazze, la ‘nazionale del sorriso’, ci saranno, spinte da un entusiasmo che sta contagiando l’intera penisola, da Roma (sede degli incontri di prima fase) a Bari (sede della seconda). Anche Milano non farà eccezione dal momento che i biglietti a disposizione sono stati tutti già venduti.
Karch Kiraly, l’eroe dei due mondi: campione sia nei palazzetti che in spiaggia
Gli Stati Uniti
Oggi pomeriggio è stata sorteggiata la composizione dei due gironi da tre squadre da cui usciranno le quattro semifinaliste e l’urna, considerando che l’Italia, grazie al primato ottenuto nel girone E a seguito del successo con le cinesi, si presentava come una delle due teste di serie (l’altra era il Brasile), non ci è stata particolarmente amica: le bicampionesse mondiali in carica della Russia e le insidiosissime ragazze degli Usa le nostre avversarie, battute, queste ultime, solo dalle favorite del torneo, le brasiliane (in una sfida, peraltro, molto fuorviante in cui i rispettivi tecnici hanno preservato quasi tutte le titolari). Una nazionale, quella a stelle e strisce guidata dalla nostra vecchia conoscenza Karch Kiraly (il fuoriclasse Usa nominato, con il nostro Loreno Bernardi, “miglior giocatore del XX secolo” e campione del mondo nel 1986 e olimpico nel 1984 e 1988 con trascorsi indimenticabili a Ravenna dove, con il connazionale Steve Timmons, ha trascinato la squadra targata Il Messaggero sul tetto d’Italia, d’Europa e del Mondo), che si è dimostrata solida in tutti i fondamentali e che ha mostrato, unitamente alle fuoriclasse verdeoro, la miglior pallavolo del torneo. Forte di un gruppo di grande esperienza, formatosi in occasione del trittico di vittorie nel World Grand Prix 2010-12, che fa perno sulle veterane Alisha Glass, Jordan Larson, Foluke Akinradewo (tutte presenti già nella squadra oro nel World Grand Prix del 2010), Christa Harmotto, Kristin Richards e il libero Nicole Davis. Due argenti consecutivi ai Giochi di Pechino e Londra e un secondo posto nella Grand Champions Cup del 2013 sono la conferma della continuità ad altissimo livello di questo gruppo di ragazze.
Irina Fetisova, l’astro nascente
Ekaterina Gamova, la veterana
Molto altelante sin qui il cammino dell’altra nostra antagonista, la Russia, arrivata tra le migliori sei solo all’ultimo tuffo dopo aver battuto 3-0 la Serbia in un’autentico spareggio. Molto discontinue ma in grado di raggiungere picchi di rendimento incredibili, le ragazze di Marichev possono contare su fuoriclasse assolute come la veterana 34enne Gamova e la coppia di schiacciatrici Goncharova e Kosheleva, ma anche sulla freschezza di talenti emergenti come la centrale Irina Fetisova di soli 20 anni. Discontinue ma, se in serata, micidiali.
Le azzurre a rapporto da Bonitta
L’esordio delle ragazze di Marco Bonitta avverrà mercoledì con gli Usa, poi, venerdì, sarà la volta della sfida alla Russia. Strappare un biglietto per le semifinali appare compito difficile ma, per quanto visto finora, affatto impossibile. La ‘nazionale del sorriso’, infatti, può contare sul gruppo di giocatrici migliore della manifestazione nel rapporto qualità/quantità: nessun’altra nazionale al mondo può contare su 14 atlete così intercambiabili e vicine tra loro come valori. Individuare un sestetto titolare è impresa quasi impossibile. In un contesto di simile abbondanza fondamentale sarà la lucidità nelle scelte di Bonitta: ha l’imbarazzo della scelta e fin qui ha ruotato le sue ragazze in modo impeccabile. Per arrivare a medaglia dovrà esserlo ancora.
De la Cruz sorvola un muro a Londra 2012
Le favoritissime brasiliane
Nell’altro minigirone da tre, il Brasile dovrà vedersela con le cinesi che abbiamo imparato a conoscere, giocatrici regolari ma dai picchi non trascendentali, e con la vera sorpresa della manifestazione: la Repubblica Dominicana, squadra molto umorale, dalla concentrazione ondivaga (ma hanno imparato ad ottimizzarla nei momenti-chiave, leggasi tie break) e ancora un pò grezza in alcuni fondamentali (non dispone di palleggiatrici dal tocco pulitissimo) ma che sta crescendo in modo esponenziale e dall’esuberanza atletica impressionante. Inoltre, dispongono di un martello come Bethania de la Cruz che, se in giornata, è incontenibile. Le brasiliane dovrebbero essere fuori portata ma le cinesi dovranno prestare grande attenzione.
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