Boom di presenze a Colobraro, in provincia di Matera, il lucano con la fama più sinistra d’Italia: i suoi abitanti portano jella.
Giocando sull’ironia, che si legge anche sul sito del Comune dove è attivo un forum in cui i cittadini rispondono alla loro sinistra nomèa nel mondo più intelligente: con l’autoironia, è stato costruito uno spettacolo teatrale al quale partecipano bambini e cittadini del paese, dal titolo ” Sogno di una notte… a quel paese”. Ovvero al paese ?innominabile’.
Sono stati 6mila, secondo l’ amministrazione comunale, le persone che hanno partecipato alle prime cinque rappresentazioni (si replica ogni martedì e venerdì nel centro storico) del piccolo centro materano. ” Questa nuova formula organizzativa – ha detto Andrea Bernardo, sindaco di Colobraro – ci sta premiando e non ha deluso gli oltre 6mila visitatori che hanno avuto modo di apprezzare i nuovi percorsi lungo i quali si muove lo spettacolo, testimoniandoci il loro entusiasmo per gli splendidi momenti trascorsi”.
“Tutto questo è, per noi, motivo di grande soddisfazione che premia il lavoro di tre anni spesi nel recupero di parti importanti del centro storico e nella realizzazione di questo evento. L’ auspicio a lungo termine – ha concluso il sindaco – è che, dopo tanta gente comune, anche l’ imprenditoria privata si accorga di questa ri-nascente piccola realtà e possa svilupparsi una proficua attività turistico-imprenditoriale”.
Sono stati 6mila, secondo l’ amministrazione comunale, le persone che hanno partecipato alle prime cinque rappresentazioni (si replica ogni martedì e venerdì nel centro storico) del piccolo centro materano. ” Questa nuova formula organizzativa – ha detto Andrea Bernardo, sindaco di Colobraro – ci sta premiando e non ha deluso gli oltre 6mila visitatori che hanno avuto modo di apprezzare i nuovi percorsi lungo i quali si muove lo spettacolo, testimoniandoci il loro entusiasmo per gli splendidi momenti trascorsi”.
“Tutto questo è, per noi, motivo di grande soddisfazione che premia il lavoro di tre anni spesi nel recupero di parti importanti del centro storico e nella realizzazione di questo evento. L’ auspicio a lungo termine – ha concluso il sindaco – è che, dopo tanta gente comune, anche l’ imprenditoria privata si accorga di questa ri-nascente piccola realtà e possa svilupparsi una proficua attività turistico-imprenditoriale”.
Che Colobraro porti male è una bufala? mah, forse sono solo chiacchiere, anche se ci sono fatti documentati con tanto di sigilli storici apposti da fior di antropologi. All’origine della «maledizione di Colobraro» ci sarebbe lo speciale «fluido» emanato da don Virgilio, potestà del paese negli anni ’40. Fu lui che un giorno minacciò: «Se non dico la verità, che possa cadere questo candelabro… ». In realtà si trattava di un enorme lampadario pieno di aculei che, dopo pochi secondi dall’anatema, si staccò dal soffitto uccidendo i malcapitati che avevano messo in dubbio la parola di don Virgilio.
Se il primo a ridere sull’episodio che ha segnato il paese è il suo sindaco, nel dubbio molti continuano ancora a toccare ferro. Non certo quello del lampadario, però!