Addio ad Anna Mattei, madre coraggio

Si è spenta in una clinica romana, all'età di 82 anni, Anna Mattei. Due dei suoi figlio, Virgilio e Stefano, morirono 40 anni fa, per un attentato, nel rogo della loro casa a Primavalle.

E’ sopravvissuta per ben 40 lunghissimi anni al dolore più forte che un essere umano possa provare: la morte dei propri figli. Anna Mattei di figli infatti ne perse due nella notte del 16 aprile 1973: Virgilio, 22 anni, e Stefano, 10 soltanto. Il primo e il più grande tra i più piccoli. Morirono di una morte atroce: bruciati vivi nel rogo della loro casa, nel popoloso quartier romano di Primavalle. Per un incendio causato da un gruppo di giovani di Potere Operaio che con una tanica di benzina e un innesco artigianale intendevano così far morire uno ‘sporco’ fascista e insieme a lui tutta la sua famiglia. O forse dargli solo un avvertimento. Fatto sta che l’ appartamento del netturbino Mario Mattei, che all’ epoca aveva 48 anni e sei figli, segretario della sezione ‘Giarabub’ del Msi, Movimento sociale italiano, in via Svampa, in men che non si dica viene divorato dalle fiamme. Erano da poco passate le tre, il cuore della notte. Quando si accorgono dell’ incendio cercano tutti scampo: Mario si getta giù da un balcone, le figlie Silvia e Lucia si mettono in salvo saltando dalla finestra mentre la moglie Anna fa in tempo a prendere in braccio i due più piccoli, Antonella e Giampaolo, e ad uscire casa. Alla fine. all’appello mancheranno Virgilio e Stefano che non riuscendo a mettersi in salvo moriranno arsi vivi nel giro di pochi minuti. I vigili del fuoco li trovano carbonizzati e abbracciati vicino alla finestra che non erano riusciti a scavalcare. Intrappolati, riescono ad affacciarsi e provano a chiedere aiuto. Virgilio, il più grande, anche lui militante missino, arriva a sporgersi. Alcune foto dell’ epoca, che hanno fatto il giro del mondo, lo ritraggono proprio mentre, completamente annerito e con il volto già devastato dalle fiamme, cerca di gridare aiuto.

Anna Mattei è sopravvissuta a quel giorno per arrivare alla soglia di 82 anni e spegnersi in una clinica romana. Ma in tutti questi anni non ha mai smesso di combattere alla ricerca della verità e della giustizia che sono state negate a lei, al marito Mario, morto già da diversi anni, e agli altri componenti della famiglia.
“Addio Anna Mattei, madre coraggiosa che non ha mai smesso di chiedere giustizia per i suoi figli. Ora è di nuovo con loro, noi continueremo a portare avanti la battaglia di questa splendida famiglia”.
Così su facebook Gianni Alemanno.  Proprio in occasione del 40mo anniversario della strage, Alemanno con la fascia tricolore da sindaco nel ribadire la necessità di riaprire le indagini rimaste bloccate sui delitti politici insoluti. E su Primavalle ha commentato che “è impressionante che, nonostante questa volta fossero stati identificati i colpevoli, non sia stata fatta giustizia”.
Nel dolore per questo nuovo lutto in casa Mattei, il presidente dei deputati di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, scrive invece su twitter: “Lo Stato italiano le ha negato giustizia. Noi continueremo a chiederla anche per lei”.
“Mattei: nel paradiso degli eroi con Virgilio e Stefano. Ci hai lasciato per riabbracciare nel paradiso degli eroi Virgilio e Stefano. Ciao Anna”. Così su Twitter Ignazio La Russa.
Non sono mancate le condoglianze del neo sindaco della Capitale ed esponente del Pd, Ignazio Marino, per la morte di “una donna che ha sofferto molto nella sua vita e che è stata vittima, insieme alla sua famiglia, di una stagione molto difficile della storia italiana che ha segnato profondamente la vita politica e sociale di Roma”.
Per la strage di Primavalle Achille Lollo fu condannato insieme con Marino
Clavio e Manlio Grillo a 18 anni di reclusione, condanna ormai prescritta avendo i tre evitato l’ arresto fuggendo all’ estero. Ora sono tornati liberi e Lollo è rientrato in Italia.
La camera ardente per Anna Mattei è stata allestita presso la Clinica Villa Claudia in via Flaminia 280. I funerali si svolgeranno la mattina di giovedì 4 luglio nella chiesa Santa Croce in via Guido Reni,
A.B.

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