Attacco Haker ai danni dei parlamentari 5 stelle

Chi di tecnologia ferisce, di tecnologia perisce. Sembra questa la morale della favola 5 stelle, dopo che degli haker, vicini al Partito Democratico, hanno rivelato di aver spiato e archiviato una buona parte di corrispondenza e-mail dei deputati grillini.

Chi di tecnologia ferisce, di tecnologia perisce. Sembra questa la morale della favola 5 stelle, dopo che degli haker, vicini al Partito Democratico, hanno rivelato di aver spiato e archiviato una buona parte di corrispondenza  e-mail dei deputati grillini. L’accusa? “Vi abbiamo osservato per lungo tempo. Abbiamo studiato ogni vostra mossa e siamo rimasti delusi. Un movimento che poteva portare una speranza è finito per arricchire pochi. Promuovete la trasparenza… ma non la praticate in casa”. La chiamano resa dei conti e minacciano di pubblicare tutto il contenuto delle mail personali di una 30ina parlamentari grillini.
L’ultimatum imposto dai sedicenti giustizieri consiste nel pubblicare la casella di posta elettronica di un deputato o senatore del Movimento 5 stelle; si fermeranno solo quando le richieste di trasparenza saranno soddisfatte. Si  parla di migliaia di corrispondenze, per un totale di 1,2 Gigabyte di lettere, che sicuramente coprono tutto il 2012 sino ad arrivare alle ultime settimane. Numeri di telefono, dati sensibili e privati di decine di persone in contatto con gli attivisti del gruppo parlamentare alla mercè di haker schierati con il Pd. Viene da chiedersi perchè tanto disturbo nei confronti di un movimento che tutto sommato non è colpevole dell’inettitudine dimostrata dal grande partito sconfitto dagli italiani e sopratutto da se stesso. Chissà cosa sarebbe venuto fuori da un’analoga “indagine”, spulciando i pizzini che nella scorsa settimana hanno affondato i candidati presidenti della Repubblica proposti e smentiti dal Partito democratico. Ah, ad averne di autocritica…

E.S.

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