Il Siena avrebbe pagato direttamente i giocatori del Sassuolo per vincere la partita (poi finita 4-0). E’ quanto emerge dalle carte dell’inchiesta sul calcio scommesse della procura di Cremona, per la quale sono già finite in carcere 16 persone, tra cui Beppe Signori.
Dopo l’Atalanta, la cui posizione si sarebbe aggravata dopo le ammissioni degli indagati nel corso dell’interrogatorio di garanzia, ora è il Siena che viene chiamato direttamente in causa da uno degli arrestati, quel Massimo Erodiani ritenuto dagli inquirenti una figura centrale dell’intera inchiesta. “Erodiani affermava che il Siena – scrive il Gip Guido Salvini – aveva pagato da parte sua altri giocatori del Sassuolo”. Parole contenute nella telefonata che è riportata nelle carte, del 24 marzo 2011, tra Erodiani e Marco Paoloni, in cui quest’ultimo sottolinea che se le cose stanno così è inutile andare avanti nel tentativo di trovare un accordo con i giocatori del Sassuolo e pagarli. Erodiani: “Comunque si vocifera che hanno preso pure i soldi dal Siena eh” Paoloni: “ah si?” Erodiani: “Sì” Paoloni: “addirittura…” Erodiani: “quindi vedi un po’ quindi”. Paoloni: “allora se è cosi lasciamo perdere, cioé nel senso senza che pure glieli devi dare agli altri”. A chiamare il causa la società è anche Antonio Bellavista, l’ex capitano del Bari finito in carcere. “Erodiani chiedeva a Bellavista se avesse sentito anche i giocatori del Siena – scrive il Gip – e questi rispondeva che stava cercando di contattarli. In particolare aveva chiamato Stefano Bettarini affermando che il Siena si era mosso di persona e che al momento i giocatori del Sassuolo d’accordo erano Quadrini, il portiere e il centrale”. “In assenza di elementi nuovi, assistiamo con profondo sconcerto all’amplificazione di dichiarazioni già conosciute da cinque giorni e peraltro del tutto inattendibili. Rimaniamo fiduciosi che la magistratura consenta di cancellare ogni ombra e metta finalmente termine a questo infondato clamore mediatico sul Siena”. Così la società toscana replica alla notizia secondo cui Erodiani avrebbe rivelato che il Siena avrebbe pagato direttamente i giocatori del Sassuolo, affermazioni contenute nelle carte dell’ inchiesta della procura di Cremona.Inasprimento delle pene per le scommesse e l’illecito sportivo, e soprattutto tolleranza zero contro l’omertà, ovvero i casi di omessa denuncia, con un aumento delle sanzioni. Sono alcune delle misure allo studio della Federcalcio, dopo lo scandalo del calcioscommesse.Il tutto dopo la prima tornata di interrogatori delle sette persone arrestate nell’ambito dell’inchiesta della procura di Cremona sulle partite truccate. Fra i primi a dover essere sentiti c’era appunto Massimo Erodiani, pescarese, titolare di agenzie di scommesse ritenuto tra i promotori dell’organizzazione della quale altre nove persone sono agli arresti domiciliari.
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