Stop alle multe per chi viene sorpreso in auto mentre si accosta a una prostituta che attende clienti sul marciapiede. La sesta sezione civile della Cassazione ha annullato con rinvio una sentenza con cui il giudice di pace di Pescara aveva respinto il ricorso di un uomo che era stato sanzionato per aver violato l’ ordinanza del sindaco di Montesilvano che proibiva di “fermarsi con autoveicolo in prossimita’ di esercente il meretricio sulla via pubblica”. Il giudice di pace aveva confermato la sanzione, riducendola della meta’ (da 500 a 250 euro). La Suprema Corte ha ritenuto fondato il ricorso dell’ uomo sanzionato richiamando la recente giurisprudenza della Corte Costituzionale, che, nel 2011, ha dichiarato illegittima la norma contenuta nel ‘ pacchetto sicurezza’ varato nel 2008 con cui venivano assegnati poteri straordinari ai sindaci per l’ adozione di “provvedimenti a contenuto normativo ed efficacia a tempo indeterminato, al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minaccino la sicurezza urbana, anche fuori dai casi di contingibilita’ ed urgenza”. La Consulta aveva sancito che tale disposizione violasse diversi articoli della Costituzione, perche’ non prevedeva “una qualunque delimitazione della discrezionalita’ amministrativa in un ambito, quello dell’ imposizione di comportamenti, che rientra nella generale sfera di liberta’ dei consociati”, con la conseguenza che “gli stessi comportamenti potrebbero essere ritenuti variamente leciti o illeciti a seconda delle numerose frazioni del territorio nazionale rappresentate dagli ambiti di competenza dei sindaci”.
I Cesaroni tornano sul set romano: per la regia di Claudio Amendola, al via le riprese della serie cult da lunedì 17 marzo. Esattamente 11 anni dopo l’ultima stagione, la …