Si è completato il primo turno dei gironi di Champions e, dopo la Juve, hanno fatto il loro esordio anche Napoli e Milan. Due vittorie, due vicende molto sofferte, punteggi simili, tre punti pesantissimi in cascina. Fine delle analogie. Molto differenti i percorsi seguiti per tagliare il traguardo. E di caratura enormemente diversa gli avversari sconfitti. Il Real Napoli, che sembra aver già metabolizzato i robusti innesti provenienti dalla “Casa blanca” madridista, ha inizialmente patito, come logico, il fraseggio più collaudato del Borussia Dortmund, ma poi ha preso il largo legittimando anche il doppio vantaggio, salvo calare vistosamente d’intensità negli ultimi dieci minuti sino a consentire ai tedeschi di riaprire la gara e quasi di acciuffare un miracoloso pari in inferiorità numerica. Partita decisa da episodi, vero, ma Napoli bravo, oltreché fortunato, a farli volgere tutti a proprio favore: dal vantaggio di Higuaìn, propiziato dalla momentanea inferiorità numerica giallonera (Subotic non aveva ancora raggiunto la propria area dopo aver ricevuto le cure del caso) alla doppia espulsione di Weidenfeller e di un nervosissimo Klopp (sin troppo diplomatico dopo nell’assumersi responsabilità non sue) alla traversa di Aubameyang nella ripresa. Ma se è vero che la buona sorte aiuta gli audaci, i partenopei hanno meritato appieno la benevolenza della dea bendata. Semplicemente strepitoso, poi, il raddoppio su punizione, mirabile connubio di potenza e precisione, di un Lorenzo Insigne sempre più “Lorenzo il Magnifico” e sempre più a suo agio nel ruolo di protagonista con buona pace di Pandev cui Mazzarri l’avevo spesso e volentieri posposto la scorsa stagione. Da rivedere, invece, la capacità della squadra di mantenere calma e possesso del pallone quando il grande risultato è alle viste. Un Borussia in 11 avrebbe, probabilmente, coronato la rimonta. Meraviglioso il colpo d’occhio offerto dal S.Paolo: un catino ribollente di passione che ricordava ai più nostalgici un altro incrocio italo-tedesco storico per la città: Napoli-Stoccarda del 1989. Lì c’era in palio una coppa, è vero. Ma si trattava della meno nobile Uefa. Ben altro film, invece, quello andato in onda a S.Siro dove un Milan ridotto ai minimi termini e con una panchina infarcita di ragazzi della Primavera, è stato a lungo in balia di un generoso quanto tecnicamente modesto Celtic. Una squadra più attrezzata, soprattutto davanti, rispetto a quella scozzese sarebbe, con tutta probabilità, uscita dal Meazza con i tre punti. Ma la forza del Milan è stata proprio questa: messo alle corde e più volte sul punto di andare al tappeto, ha tirato fuori attributi e due conigli dal cilindro, le reti di Zapata (decisiva la deviazione di Izaguirre, comunque) e Muntari. I due eroi che non ti aspetti. Tutto negli ultimi dieci minuti. Tutto si aspettava solo il colpo del k.o. Tutto quasi impensabile sino alla traversa di Stokes colta all’80’. Un successo tanto stentato ( e anche non pienamente meritato sul piano del gioco) ma che vale oro. Per classifica, morale (dato l’inizio tremebondo in campionato) e per dar modo ai lungodegenti di uscire con più calma dall’infermeria. Per ora, va più che bene così. Tempi migliori arriveranno. E domenica sera, che scherzo ti combina il calendario? Posticipo di lusso: Milan-Napoli. Non fosse per il fattore campo, al momento un confronto impari. Delle altre gare in programma ieri, oltre al roboante 4-0 del Barcellona all’Ajax, condito da tripletta di un Messi cui l’exploit del giorno prima di CR7 non deve proprio esser andato giù, fa sensazione il primo tonfo in carriera in un esordio Champions di Mou: allo Stamford Bridge il suo Chelsea, pur andato avanti, si è fatto raggiungere e superare per 1-2 da un Basilea, sempre più a suo agio sui palcoscenici che contano. Daniele Puppo
Napoletano, 44 anni, giornalista professionista con 17 anni di esperienza sia come giornalista che come consulente in comunicazione. Ha scritto di politica ed economia, sia nazionale che locale per diversi giornali napoletani. Da ultimo da direttore responsabile, ha fatto nascere una nuova televcisione locale in Calabria. Come esperto, ha seguito la comunicazione di aziende, consorzi, enti no profit e politici. Da sempre accanito utilizzatore di computer, da anni si interessa di internet e da tempo ne ha intuito le immense potenzialità proprio per l'editoria e l'informazione.
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