Si intitola ‘Risveglio’ il primo volume della trilogia “Terra ignota”, autore Vanni Santoni, pubblicato da Mondadori nella collana Chrysalide (pagine 418, euro17), l’ultima novità del genere fantasy.
È una limpida notte di luna piena, una notte di gioia e di festa, quando il Villaggio Alto subisce l’improvviso attacco di un manipolo di spietati cavalieri che portano morte e devastazione. In pochi sopravvivono: tra questi la giovane Ailis, mentre la sua migliore amica Vevisa viene rapita. Seguendo il folle proposito di vendicare la furia distruttrice che ha falcidiato il suo popolo e ritrovare Vevisa, Ailis, che è poco più di una bambina ma ha lo spirito audace e temerario di un guerriero, intraprende la sua lunga e perigliosa ricerca. Attraversando lande sconosciute e meravigliose conoscerà la schiavitù, la battaglia, le illusioni della magia e dell’amore, vedrà le molte facce della morte e capirà che senza questo iniziatico viaggio non avrebbe mai sollevato il velo sulle proprie arcane origini e sul proprio enigmatico destino: da lei potrebbe infatti dipendere l’equilibrio e il futuro stesso delle Terre Occidentali.
Ha poco più di trent’anni Vanni Santoni, l’autore di questa nuova e grande saga che mescola fiaba, azione, epica cavalleresca e mito classico, dando nuovo splendore al genere fantasy in Italia. Si tratta di un giovane scrittore “impegnato” che a un certo punto decide di confrontarsi con un tipo di letteratura che in Italia da sempre ha fatto fatica ad affermarsi. In un’intervista ad Affari Italiani del marzo scorso, quando già si era deciso a sperimentare questa nuova strada con il primo volume che è uscito a fine settembre, ne spiegava anche le motivazioni: “La cosa interessante dello scrivere narrativa fantastica è che puoi, anzi devi, confrontarti continuamente con gli archetipi, e ho intenzione di farlo senza risparmiarmi, sia a livello strutturale che di singoli elementi…”. E aggiungeva: “Se il fantastico in Italia ha una cattiva reputazione – nonostante esistano molti autori validi, sia annoverati tra i ‘fantastici’ che mimetizzati tra quelli considerati più letterari – è anche perché gli editori, nella speranza di far cassetta, hanno fatto uscire, negli anni, una quantità enorme di libri ingenui, poco curati, spesso scritti da autori troppo giovani per saper gestire la materia romanzesca, e pian piano il genere ha perduto credibilità”. Vanni Santoni HG è nato a Montevarchi (Arezzo) nel 1978. Ha pubblicato, tra gli altri, i romanzi ” Gli interessi in comune” (Feltrinelli 2008), ” Se fossi fuoco arderei Firenze” (Laterza 2011) e, da coordinatore, ” In territorio nemico” (minimum fax 2013).
Ha poco più di trent’anni Vanni Santoni, l’autore di questa nuova e grande saga che mescola fiaba, azione, epica cavalleresca e mito classico, dando nuovo splendore al genere fantasy in Italia. Si tratta di un giovane scrittore “impegnato” che a un certo punto decide di confrontarsi con un tipo di letteratura che in Italia da sempre ha fatto fatica ad affermarsi. In un’intervista ad Affari Italiani del marzo scorso, quando già si era deciso a sperimentare questa nuova strada con il primo volume che è uscito a fine settembre, ne spiegava anche le motivazioni: “La cosa interessante dello scrivere narrativa fantastica è che puoi, anzi devi, confrontarti continuamente con gli archetipi, e ho intenzione di farlo senza risparmiarmi, sia a livello strutturale che di singoli elementi…”. E aggiungeva: “Se il fantastico in Italia ha una cattiva reputazione – nonostante esistano molti autori validi, sia annoverati tra i ‘fantastici’ che mimetizzati tra quelli considerati più letterari – è anche perché gli editori, nella speranza di far cassetta, hanno fatto uscire, negli anni, una quantità enorme di libri ingenui, poco curati, spesso scritti da autori troppo giovani per saper gestire la materia romanzesca, e pian piano il genere ha perduto credibilità”. Vanni Santoni HG è nato a Montevarchi (Arezzo) nel 1978. Ha pubblicato, tra gli altri, i romanzi ” Gli interessi in comune” (Feltrinelli 2008), ” Se fossi fuoco arderei Firenze” (Laterza 2011) e, da coordinatore, ” In territorio nemico” (minimum fax 2013).