Il 26 giugno dal 1987, da quando l’Assemblea generale della Nazioni Unite ha scelto questo giorno per ricordare agli stati membri di creare una comunità libera dalla droga, è la giornata mondiale dedicata a questo problema. Problema che l’Ufficio delle nazioni Unite contro la droga (Unodc) ricorda investe 200 milioni le persone (che ne vengono a contatto almeno una volta l’ anno), di cui 25 milioni sono considerate tossicodipendenti.
Diverse le iniziative ad opera di movimenti e associazioni, alcune che precedono la giornata, altre che si svolgeranno proprio il 26 giugno. Tra queste: una campagna internazionale di sensibilizzazione, lanciata dall’Unodc, rivolta ai giovani che “spesso non sono consapevoli degli effetti negativi delle droghe illegali”. “Tutte le droghe hanno effetti fisici immediati – scrive l’ Unodc – ma possono anche gravemente compromettere lo sviluppo psicologico ed emotivo”: “Make health your ‘ new high’ in life, not drugs” , questo il nome della campagna di sensibilizzazione, offre non solo ai giovani strumenti adeguati per informarsi sui rischi per la salute associati al consumo di droghe. L’ iniziativa dell’ Unodc pone l’ accento soprattutto sulle droghe poste sotto controllo internazionale, riportate nei tre trattati multilaterali, che costituiscono la spina dorsale del sistema internazionale di controllo. “Circa 200 milioni di persone assumono droghe almeno una volta l’ anno – si afferma -. Di questi, 25 milioni sono considerati tossicodipendenti. E ogni anno 200 mila persone muoiono per malattie correlate all’ uso di droghe. L’ uso di droga tra i giovani è più del doppio di quello della popolazione generale, tre volte più elevato nel caso della cannabis”. Il Cnca, il Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza, che mercoledì 26 giugno organizza all’ Acquario civico di Milano (ore 10-10.30) un incontro dal titolo “Politiche sulla droga. Cambiare si può… si deve!”. “Un titolo – affermano i promotori – che riassume qual è la prospettiva da cui vogliamo partire per discutere di prevenzione, contrasto e lotta alla droga e dei relativi impegni e strategie che il nostro Paese dovrebbe assumere al riguardo”. “Il tema della lotta alla droga – aggiungono – come molti altri settori del welfare è passato inosservato nella recente campagna elettorale e nei programmi dei vari schieramenti. Il dibattito si accende solo al comparire di qualche notizia capace di fare clamore. E’ una modalità eccezionale che non aiuta a cogliere le realtà del problema e favorisce il perdurare di letture stereotipate e di luoghi comuni, sia nell’ analisi che nelle risposte”. All’ incontro parteciperanno Riccardo De Facci, vicepresidente nazionale del Cnca, Renato Bricolo, psichiatra e autore del libro “Nuove droghe. Ragioni e prevenzioni”, Felice Nava, presidente di Federserd nazionale, Franco Corleone, coordinatore nazionale dei garanti dei detenuti, Cecco Bollosi, responsabile nazionale carcere del Cnca. Coordina Alberto Barni, responsabile regionale tossicodipendenze del Cnca. Sempre il 26 giugno, grande risalto tornerà ad avere la campagna “Tre leggi per la giustizia e i diritti”. Tra le tre leggi da riformare o introdurre, oltre a quelle su tortura e carceri, c’ è appunto quella sulla droga. La campagna, partita tempo fa, mira a raccogliere firme per modificare la legge sulla droga Fini-Giovanardi, mirando alla depenalizzazione del consumo e alla riduzione dell’ impatto penale. Banchetti saranno in tutte le piazze italiane tra le quali quelli di Bologna, Milano, Roma, Vicenza, Ferrara, Parma, Perugina, Livorno, Catanzaro, Sassari. Il Modavi lancerà invece la campagna “Nemmeno di striscio”, un’ iniziativa che intende affidare ai giovani la realizzazione di un piccolo evento sportivo, musicale o culturale, in modo da impegnarli in attività alternative all’ uso di droga svolgendo al tempo stesso attività di informazione e prevenzione.
Infine domani, 21 giugno, Comunitaria, un organismo associativo unitario che riunisce le principali reti e coordinamenti nazionali e regionali a cui aderiscono le comunità terapeutiche accreditate e autorizzate in ambito sanitario, organizza una conferenza stampa per presentare il quadro della situazione, a tre anni dall’ istituzione dell’ organismo, e per annunciare le proposte per il Governo.
Napoletano, 44 anni, giornalista professionista con 17 anni di esperienza sia come giornalista che come consulente in comunicazione. Ha scritto di politica ed economia, sia nazionale che locale per diversi giornali napoletani. Da ultimo da direttore responsabile, ha fatto nascere una nuova televcisione locale in Calabria. Come esperto, ha seguito la comunicazione di aziende, consorzi, enti no profit e politici. Da sempre accanito utilizzatore di computer, da anni si interessa di internet e da tempo ne ha intuito le immense potenzialità proprio per l'editoria e l'informazione.
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