Futuro sereno per il governo Letta

“A 50 giorni dall’ inizio di questo impegno, a me sembra una vita”.

Cosi inizia l’incontro odierno del presidente del Consiglio, Enrico Letta, con i giornalisti della stampa estera.

Ottimista e sorridente il Premier spiega di vivere questa esperienza giorno per giorno con grande determinazione e con un’energia positiva crescente. “Le cose stanno andando bene, come mi aspettavo, come speravo. Ci metto tanta determinazione, tanta voglia di far e mi sembra che ci siano tutte le condizioni per fare cose positive e applicare il programma sul quale il Parlamento mi ha dato la fiducia”.

A chi, dei i giornalisti presenti, gli rimprovera una eccessiva seraficità risponde:  “Se non mi vedete fare fuochi d’artificio è perché vorrei che le cose annunciate venissero fatte. L’Italia è abituata a molti fuochi d’artificio in cui si fa finta di decidere e di applicare le decisioni, ma il giorno dopo si passa ad un altro tema”.

Sulla scia della positività, Letta allontana lo spettro delle elezioni anticipate a breve termine o per questioni giudiziarie esterne, come quella che sta interessando in questi giorni Silvio Berlusconi.

Il Premier rassicura poi sul fatto che nei prossimi, seppur limitati, 18 mesi di vita del Governo sarà possibile attuare le riforme costituzionali necessarie e apportare la modifica alla legge elettorale, riconoscendo nel porcellum difetti e limiti da superare. “Nuove elezioni con questa stessa legge elettorale finiranno per  ridare una situazione con una maggioranza  non larga. Il difettaccio di questa legge elettorale e’ che il cittadino non possa scegliere il proprio parlamentare. Ma il macro difetto e’ che l’ Italia ha due parlamenti che hanno lo stesso identico potere e quindi bisogna prendere la fiducia in entrambi”.

Prima di salutare i giornalisti presenti, il Presidente del Consiglio rassicura sulla volontà di lavorare bilateralmente con il governo svizzero per risolvere il nodo mai risolto dell’evasione e l’elusione fiscale: “C’è una aspettativa molto forte dell’Italia su questo problema – conclude Letta – ma sono convinto che fra i due paesi possano nascere intese positive”.

Alessandra Angeletti