‘Attenti alle bufale’. Con questa frase emblematica che farà da titolo ad un portale dedicato, la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), dopo i recenti casi di morte per avere rifiutato le cure appropriate ed avere intrapreso un percorso alternativo, scende in campo per combattere false cure e ciarlatani.
Se morire per cause non prevedibili, come eventi sismici che sbriciolano muri e case è possibile e ineludibile, snobbare metodi scientifici consolidati che offrono altissime probabilità di guarigione sia pure a anche a scapito di uno stato di salute temporaneo a volte ai limiti della sopportazione, è a dir poco folle. Significa scegliere dicerie al posto di un’altissima probabilità, oggi, di una guarigione definitiva (la sopravvivenza media a cinque anni dalla diagnosi di un tumore maligno è del 57% fra gli uomini e del 63% fra le donne). E’ il caso di Eleonora Bottaro di Bagnoli, 18 anni compiuti il 14 agosto stroncati alla fine dello stesso mese per una leucemia curata con vitamina C, come il caso, anche questo assurto alle cronache dei primi giorni di settembre della giovane mamma di Rimini che a 34 anni lascia i sui due bimbi dopo avere tentato di sconfiggere il cancro del seno con impacchi di ricotta e decotti di ortiche.
Si chiamerà ‘Attenti alle bufale’ il sito al quale sta lavorando la Fnomceo che avrà come obiettivo informare i cittadini contro le ‘false cure’, mettendoli in guardia da ciarlatani ed informazioni non controllate veicolate dalla Rete, l’insidiosissima Rete che dispensa diagnosi facili, pseudo cure miracolose a portata di mouse e ciarlatani che si professano medici.
Il nuovo ‘portale’, che sarà accessibile dal sito web https://portale.fnomceo.it/, dovrebbe partire entro un paio di mesi e punta a coinvolgere esperti di fama nazionale (faranno forse parte dello staff l’oncologo Umberto Veronesi e il giornalista Piero Angela) che possano soddisfare le domande dei cittadini.
”Oggi la Rete rappresenta per un numero crescente di persone uno strumento fondamentale per informarsi, ma anche – afferma la presidente Fnomceo Roberta Chersevani – un luogo dove cercare ‘cure’ e ‘terapie’. Purtroppo, però, in rete si pesca di tutto e, spesso, si corre il rischio di rimanere ‘impigliati’ in informazioni false, poiché sul web non vi è alcun controllo a garanzia della validità scientifica dell’enorme mole di informazioni veicolate”. L’obiettivo, afferma, ‘‘è dunque potenziare l’informazione ai cittadini, tenendo sempre presente che il Codice deontologico medico ha regole ben precise: il medico non può allontanarsi da posizioni validate scientificamente, pena la radiazione”. Ma il vero problema, conclude, ”è che spesso dietro tali false e costose terapie si nascondono solo interessi economici, e si gioca sulla debolezza delle persone malate”.
Diversa l’interpretazione del segretario generale della Fnomceo, Luigi Conte, che riconduce il tentativo di ricorrere a cure alternative non ufficiali ad una sorta di ‘antiscientificità’ crescente nel nostro Paese. Un fenomeno, secondo Conte, assimilabile addirittura all’atteggiamento di ‘grillismo’ diffuso, esasperato “che si sta diffondendo non solo in politica ma in tutte le manifestazioni della vita, con una crescente sfiducia ed una ossessiva idea di complottismo”. I ‘ciarlatani’ col le loro false cure, però, ”non sono in aumento ma ricompaiono periodicamente” ed Internet, sottolinea ancora Conte, “funge da enorme cassa di risonanza”.
Un comitato scientifico sarà al servizio dei cittadini che desiderino informazioni che potranno contestualmente anche fare segnalazioni. “Un aspetto quest’ultimo importante – aggiunge Conte – perché, spesso, gli Ordini vengono a conoscenza di comportamenti sanzionabili solo quando una tragedia si verifica ed è ormai tardi”.
A.B.
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