Francia: tassa su smarphone e tablet per fondi alla cultura

Il governo francese si sta preparando a varare una tassa che non ha precedenti storici. La finalità è quella di reperire fondi “freschi” per la produzione culturale nazionale. Come? Tassando beni di uso comune, come smatphone e tablet.

Il governo francese si sta preparando a varare una tassa che non ha precedenti storici. La finalità è quella di reperire fondi “freschi” per la produzione culturale nazionale. Come? Tassando beni di uso comune, come smatphone e tablet. Insomma se la legge antipirateria voluta e varata da Nicolas Sarkozy nella passata legislatura, dove al terzo download illegale ti staccavano internet, verrà mandata in soffitta, a sostituirla ci sarà una multa di 140 euro.

Per finanziare l’industria culturale alla “fonte”, è al vaglio del governo francese una vera e propria tassa sull’hardware. I giganti come Samsung, Apple Google, Amazon e gli altri produttori di tablet e telefonini saranno chiamati a contribuire secondo il principio del ”chi fa profitti distribuendo i contenuti deve contribuire a finanziarne la creazione”. Questo perchè in Francia, ma non solo, inizia a farsi strada il pensiero che “l’eccezione culturale” sussista e che per essere legittimata, deve prendere piede il concetto che lo Stato debba intervenire anche sulle aziende, per sostenere la creazione di tutto ciò che è considerato cultura. Come spiega la ministra Filippetti “Sono convinta che lo Stato debba intervenire per sostenere la creazione. Non è vero che i prodotti culturali sono come gli altri. Le leggi del mercato hanno difficoltà a funzionare in generale, come si vede, figurarsi nella cultura”.

E.S.

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