Il festival “politico” di Sanremo centra l’obiettivo

Inizia la 63esima edizione del Festival tutti italiano e a far scatenare la prima contestazione è inaspettatamente (o forse prevedibilmente) la tanto attesa esibizione di Maurizio Crozza.

Si sa che Sanremo è sempre Sanremo e che ogni anno le polemiche – prima, durante e dopo l’attesa manifestazione canora – riempiono quotidiani, rotocalchi e pagine web. E, a volte travalicano anche i confini geografici. Quest’anno ad aggiungere benzina sul fuoco ci si sono messe pure le elezioni. E non è ancora  acqua passata perché siamo solo all’inizio della 63esima edizione del Festival tutto italiano. Ovviamente è la politica a ravvivare la fiamma, e a far scatenare la prima contestazione è inaspettatamente (o forse prevedibilmente) la tanto attesa esibizione di Maurizio Crozza. crozza-berluIl comico genovese, pochi minuti dopo l’inizio della sua imitazione di  Berlusconi, è interrotto al grido di “ Basta politica a Sanremo” e “Vai a casa”. E giù fischi a profusione. Polemiche, sempre polemiche. È costretto a intervenire Fabio Fazio: “Lasciatelo finire – chiede –  Dobbiamo divertirci e non approfittare del festival per farci notare con due urli”.
Crozza può quindi riprendere il suo show rispettando le regola della par condicio: da Berlusconi si trasforma prima in Bersani, poi in Ingroia e ha concluso con Monti. E finalmente finiscono le polemiche, tanto che il pubblico dell’ Ariston gli tributa una vera e propria ovazione. Fazio, prima di congedarlo, lo ringrazia unitamente a “tutto il pubblico che ci ha aiutato a riconoscere due persone, peraltro già note (i disturbatori, ndr), che hanno cercato di farsi notare ancora di più questa sera”.

Ma aldilà di tutte le opinioni e i giri di parole, come sempre sono i numeri a dettare la vittoria o la disfatta di un’impresa. E i numeri fanno vincere questo festival un po’ più politico del solito. La prima parte della serata, infatti, è stata vista da 14.196.000 spettatori, raggiungendo il 47,60% di share. La seconda parte ha raggiunto addirittura il 53,53% di share, con 8.146.000 spettatori. Quindi l’ascolto medio della prima serata si è attestata sul 48,3%.

L’ anno scorso il festival di Morandi e Celentano ottenne nella prima serata 14.378.000 spettatori e il 48.51% di share nella prima parte e 8.451.000 con il 55.24% di share nella seconda. La media ponderata dello share fu del 49,60%.

Per dirlo in parole povere, rispetto all’anno scorso la media dei telespettatori è stata più alta, mentre la media dello share è calata, ma di un solo punto.

Per essere solo la prima serata, l’obiettivo dichiarato dal direttore di Rai1 Giancarlo Leone, di collocarsi a metà tra il 38% della crisi del festival del 2008 e l’ exploit del 47% dello scorso, non solo è stato raggiunto, ma ampiamente superato.

C.D.

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