L’attività di ricerca e indagine intorno al Monte dei Paschi di Siena va avanti senza battute di arresto. Magistrati della procura di Siena e militari della Guardia di Finanza sono da questa mattina nella sede della Banca d’Italia, a Roma, proprio per attività legate all’inchiesta sul Monte dei Paschi di Siena.
Nei confronti di Banca Nomura la Guardia di Finanza ha eseguito il sequestro di 1,8 miliardi di euro. È indagato il presidente di Nomura Bank, Sadeq Sayeed: le accuse sono di ostacolo aggravato all’esercizio dell’autorità di vigilanza, infedeltà patrimoniale aggravata e false comunicazioni sociali in concorso con Mussari, Vigni e Baldassarri nell’ambito dell’inchiesta su Mps e con loro anche il dirigente protempore di Nomura, Raffaele Ricci.
Degli 1,8 miliardi di euro, 88 milioni sono costituiti da “commissioni occulte percepite da Nomura” e 1,7 miliardi sono stati depositati da Mps in favore di Nomura a titolo di garanzia sul finanziamento percepito dal Monte. Sequestrati anche tutti i contratti stipulati tra Mps e la banca giapponese, relativi all’operazione su Alexandria. Disposto il preventivo d’urgenza anche per l’ex presidente Giuseppe Mussari per 2,3 milioni di euro, per 9,9 milioni a carico dell’ex direttore generale Antonio Vigni e per 2,2 milioni per l’ex capo dell’area finanza Gianluca Baldassarri. L’esecuzione di questi decreti di sequestro e di quello nei confronti di Nomura sono in corso di esecuzione in tutta Italia. Questa mattina gli inquirenti hanno fatto una visita a Palazzo Koch. Bankitalia, a quanto risulta dalle carte, sembrerebbe estranea al filone investigativo seguito in questa fase dai magistrati senesi. Tuttavia la Banca Centrale, nel corso degli anni, è più volte entrata nella vicenda per il suo ruolo di vigilanza. Non sono mancate in passato polemiche perché secondo alcuni in via Nazionale non si sarebbe agito con tempestività sul caso Monte dei Paschi. In un documento consegnato al ministro dell’Economia Vittorio Grilli, emerge che gli ex vertici del Monte nei fatti avevano occultato per ben due volte il contratto derivato Alexandria davanti agli ispettori di vigilanza. Sul ruolo di Palazzo Koch, comunque, era arrivata puntuale la difesa del governatore della Bce, Mario Draghi, che ha ricordato quanto riconosciuto anche dal Fmi: “Bankitalia fu veloce e corretta”.
E.S.
Napoletano, 44 anni, giornalista professionista con 17 anni di esperienza sia come giornalista che come consulente in comunicazione. Ha scritto di politica ed economia, sia nazionale che locale per diversi giornali napoletani. Da ultimo da direttore responsabile, ha fatto nascere una nuova televcisione locale in Calabria. Come esperto, ha seguito la comunicazione di aziende, consorzi, enti no profit e politici. Da sempre accanito utilizzatore di computer, da anni si interessa di internet e da tempo ne ha intuito le immense potenzialità proprio per l'editoria e l'informazione.
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