Indagini web ‘ fotografano’ andamento patologie mentali

Il “dottor Google”, immensamente utile nell’arco di una vita per improvvisarci dottori di noi stessi, si sta rilevando molto valido per monitorare e  fotografare l’andamento di alcune malattie. In che modo?
Secondo un nuovo studio pubblicato sul ‘ Journal of Preventive Medicine’, analizzando le ricerche online su sintomi e cure delle malattie mentali, i ricercatori si sono accorti che esse si impennano in alcune stagioni e crollano in altre.  Un fenomeno che suggerisce come queste patologie possano avere un andamento stagionale ancor più marcato di quanto finora ritenuto. Questo genere di indagine permette di non influenzare in alcun modo il comportamento degli utenti  in rete. L’anonimato elimina la sensazione di imbarazzo e azzera la reticenza degli interessati, dunque il quadro che arriva dall’analisi delle ricerche raccolte su Google e davvero molto vicino alla realtà.
“Internet è un punto di svolta” per questi studi, sostiene John W. Ayers della Graduate School of Public Health presso la San Diego State University. Avere la possibilità di monitorare ciò che gli individui cercano online permette di guardare dentro gli stessi individuando tempistiche e modalità praticamente di ogni cosa. Il team ha seguito le ricerche sulla salute mentale negli Stati Uniti e in Australia dal 2006 fino al 2010. Tutte le domande dei cybernauti sono state raggruppate per tipo di malattia mentale, dal deficit di attenzione-iperattività  all’ansia, dal disturbo bipolare alla depressione, dai disturbi alimentari (tra cui anoressia o bulimia), a quelli ossessivo compulsivi, fino a schizofrenia e suicidio. Utilizzando metodi matematici avanzati per identificare le tendenze, gli autori hanno scoperto che le ricerche su questi temi in entrambi i Paesi erano sempre decisamente più intense in inverno che d’estate.

E.S.