Dopo la turista italiana ferita l’8 febbraio scorso, una nuova aggressione si è consumata a Malindi. Secondo la ricostruzione dei testimoni, un commando di sei persone armate ha fatto irruzione in alcune ville private.
Ancora un’aggressione a Malindi in Kenya, ancora una volta sono gli italiani a essere presi di mira. Un gruppo di sei persone armate fino ai denti e con il volto coperto da un cappuccio, hanno assaltato e rapinato alcune ville private nel cuore del Paese. Fortunatamente non ci sono stati morti, solo feriti e tanta paura.
Alessandro Aiani, originario di Genzano in provincia di Roma, era ospite nella villa di amici a Mayungu, tra Malindi e Watamu, quando la vacanza si è trasformata in incubo. Il testimone, ancora scosso, ha raccontato al telefono con l’Ansa, l’intero accaduto: “E’ stata un’esperienza assurda. Erano sei persone, avevano due pistole e dei machete. All’una e mezza di notte stavamo tornando a casa, hanno aspettato che scendessimo dalla macchina e ci hanno aggrediti”. In seguito anche la Farnesina ha confermato la notizia e Roberto Macrì, rappresentante consolare a Malindi, ha iniziato a occuparsi della vicenda personalmente. “Ci hanno buttato a terra e minacciati – ha continuato Alessandro – un mio amico è stato accoltellato a una mano. Ci hanno portato via soldi e macchine fotografiche. Poi sono passati alle altre ville”. Si tratta infatti, di un aggregato di cinque ville private, abitate da turisti italiani, una decina in tutto. Passando alla casa accanto, ha spiegato Aiani, “i banditi hanno sparato a un signore abruzzese, ferendolo alla pancia. È stato un incubo, sanguinava, volevamo portarlo in ospedale, ma ci avevano chiusi dentro. Solo grazie all’intervento della sicurezza locale siamo riusciti a farlo”. Per fortuna, ha fatto sapere Roberto Macrì, l’uomo non è in pericolo di vita.
Questo è il secondo episodio di violenza nell’arco di poche settimane. Appena quindici giorni fa, infatti, una turista bresciana che alloggiava in un resort a Mayungu, è stata colpita da un proiettile alla nuca, durante una rapina. Miracolosamente sopravvissuta, dopo soli due giorni di ricovero ha potuto fare rientro in Italia.
I.V.