Dai consiglieri Silvia Zamboni (Verdi), Igor Taruffi e Federico Amico (Coraggiosa) c’è anche la richiesta di incentivi ai dipendenti regionali per “ridurre l’utilizzo dell’auto privata, favorendo contestualmente anche la digitalizzazione dei territori”. Approvato anche un quarto atto proposto dalla 5 stelle Silvia Piccinini (M5s), che sollecita “misure che incentivino l’utilizzo dei mezzi ambientalmente sostenibili come le biciclette, favorendo anche la realizzazione di nuove piste ciclabili, e tutti i veicoli elettrici”.
Scettico pero’ il centrodestra. Per Emiliano Occhi (Lega) gli indirizzi regionali in tema di ambiente mancano di pragmatismo: per il consigliere “le transizioni non devono essere feroci, ma concertate con i territori: spesso abbiamo riscontrato- ha sottolineato- da parte della maggioranza estremizzazioni ideologiche”. Michele Barcaiuolo (Fdi) parla invece di “ipocrisia” e anche per il capogruppo del partito Marco Lisei “sull’ambiente dobbiamo tenerci distanti da un approccio ideologico e strumentale”. Cerchiamo invece di avere un approccio “che non demonizzi solo alcuni dei fattori inquinanti”, anche perché “le politiche regionali adottate fino ad ora non si sono rivelate efficaci”. Risponde ai consiglieri di Lega e Fdi Giulia Pigoni della lista Bonaccini: “non c’è alcuna demonizzazione dell’argomento”. È importante, rimarca, “mantenere alta l’attenzione sui temi ambientali e investire sempre più su una mobilità alternativa”.
Elisa Rocca
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