“Sono tornati i turisti!” Ma è la nave dei migranti in quarantena

Quasi un grido di giubilo ai microfoni dei Agrigento Notizie. Il viceministro grillino Cancelleri ha esultato nel vedere la  “Moby Zazà” ormeggiata dello scalo portuale di Porto Empedocle, libero consorzio comunale del capoluogo siculo, convinto com’era che i turisti fossero tornati nelle terre baciate dal sole che nel 1975 gli diedero i natali.

«Ho visto che c’è una nave ormeggiata. Questo significa che qui arrivano i turisti, significa che ci sono prospettive». Sono queste le parole che il viceministro delle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri pronuncia nel corso di un punto stampa in Sicilia, in occasione della presentazione del programma di rilancio dello scalo portuale di Porto Empedocle.

Ma quello che è stato preso come segnale di una ripartenza tanto agognata dagli addetti al comparto del turismo, altro non è che il traghetto Moby usato per i 53 migranti, provenienti dall’Africa Subsahariana, soccorsi in mare il 13 maggio scorso e messi  in quarantena  come misura di contenimento del contagio da Coronavirus.
Sembra una barzelletta lo scambio della nave carica di migranti- ai 53 si sono aggiunti pochi giorni fa i 211 salvati dalla Sea Watch e trasportati per la quarantena sulla Moby Zazà – ma è quello che è successo nel giorno della trasferta ufficiale del viceministro delle Infrastrutture a Porto Empedocle per presentare un programma da decine di milioni di euro per il rilancio dello scalo agrigentino.
I giornalisti presenti all’evento hanno fatto notare a Giancarlo Cancelleri che non trattavasi di nave da crociera ma di una imbarcazione adibita ad altro trasporto, affittata dallo stesso ministero delle Infrastrutture per l’isolamento dei migranti in arrivo in Sicilia.
Una gaffe spaventosa ‘ammorbidita’ dallo stesso viceministro con una risata ironica per nascondere il grande imbarazzo del politico pentastellato con un passato lavorativo da magazziniere presso una ditta specializzata metalmeccanica nprima di essere promosso a geometra presso lo studio tecnico dell’azienda. Con il merito di avere fondato la lista Grilli Nisseni confuita poi nel M5S. Candidato a presidente della regione siciliana nel 2012 e nuovamente nel 2017, viene nel frattempo eletto due volte deputato prima di ricevere nel settembre 2019 dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte l’incarico di viceministro delle infrastrutture e dei trasporti nel suo secondo governo. (il primo giallo-verde si è sciolto nell’agosto scorso).
Di gaffe e bufale il vice Cancelleri aveva accusato il giornale spagnolo Abc quando ha tirato fuori la notizia di presunti finanziamenti che i Cinque Stelle avrebbero ricevuto dal Venezuela. A motivare la bufala secondo Cancelleri, due motivi: “Il documento non è attendibile per tutto ciò che è stato snocciolato, anche alla maniera in cui è stato scritto, poi vi pare che un movimento che rifiuta i finanziamenti pubblici e restituisce gli stipendi vada a èprendere una valigetta con i soldi?”
Sui 3,5 milioni che avrebbe preso Gianroberto Casaleggio sarà difficile accertare la verità, almeno finchè i presunti beneficiati saranno al governo.  Si potrebbe però giustificare con questo lauto donativo, o finanziamento che dir si voglia, l’attenzione/amore dei Pentastellati per Chavez (poi sostituito con Nicolas Maduro al comando del Paese. Un’attrazione che ha creato non poco imbarazzo in una Europa schierata tutta a favore del Venezuela, con l’unica eccezione della presa di posizione grillina che ha condizionato in premier Conte che non ha avuto il coraggio di dichiarare la solidarietà ad un Paese in ginocchio, squassato dalla crisi economica e dalle proteste contro una dittatura che li ha letteralmente affamato e perseguitato la popolazione.
A.B.

 

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