Il premier Enrico Letta l’ha annunciato con un tweet: il Consiglio dei Ministri “ha appena approvato il ddl di abrogazione del finanziamento pubblico partiti e passaggio a incentivazione fiscale contributi cittadini”. Il provvedimento prevede inoltre che i partiti privi di uno statuto basato su con criteri di trasparenza e democraticità non potranno beneficiare delle detrazioni per le erogazioni volontarie, della destinazione volontaria del 2 per mille e della concessione gratuita di spazi e servizi.
Il disegno di legge sarà applicato in maniera graduale: il primo anno il contributo pubblico sarà ridotto al 60%, il secondo anno al 50%, il terzo anno al 40% ed infine sarà abolito completamente. Solo nel 2017, quindi, i finanziamenti ai partiti arriveranno esclusivamente dalle erogazioni volontarie – con detrazioni del 52% per gli importi fra i 50 e i 5.000 euro e del 26% per tutti gli altri fino a un massimo di 20mila euro – e dalla destinazione volontaria del 2 per mille.
Il ministro per le Infrastrutture Maurizio Lupi, al termine del Consiglio dei Ministri, commenta: “ ci dovrà essere per forza di cose un periodo transitorio, perchè esattamente legato alla transitorietà con cui arriveranno i finanziamenti dei privati”.