Salvatore Girone e Massimiliano Latorre non hanno voluto rispondere alle domande della polizia indiana (Nia) in un incontro avvenuto un mese fa a New Delhi. Lo ha rivelato il quotidiano Hindustan Times, spiegando che i due fucilieri italiani accusati dell’ omicidio di due pescatori nello stato indiano del Kerala erano stati convocati per registrare le loro dichiarazioni, ma si sono rifiutati di dire qualsiasi cosa. A quanto sembra, ha spiegato una fonte ufficiale citata dal quotidiano, lo hanno fatto su indicazioni dei loro legali.
L’ indagine su quanto accaduto il 15 febbraio 2012, ha aggiunto la fonte, “ha stabilito che c’ e’ stato una specie di tiro al bersaglio. Un pescatore e’ stato colpito alla testa e un altro al cuore. Vogliamo sapere cosa ha
spinto i due maro’ a sparare ai pescatori”. Ora la Nia vuole ascoltare gli altri quattro maro’ (Renato Voglino, Massimo Andronico, Antonio Fontano e Alessandro Conte) che facevano parte del team della sicurezza a bordo della Enrica Lexie in quanto testimoni centrali dell’ incidente.
“Ma l’ Italia per il momento non li ha inviati in India nonostante un’ assicurazione fornita alla Core Suprema di metterli a disposizione quando necessario”. Per questo, ha concluso la fonte, “abbiamo chiesto al ministero degli Esteri di sollevare la questione con l’ Italia”.
spinto i due maro’ a sparare ai pescatori”. Ora la Nia vuole ascoltare gli altri quattro maro’ (Renato Voglino, Massimo Andronico, Antonio Fontano e Alessandro Conte) che facevano parte del team della sicurezza a bordo della Enrica Lexie in quanto testimoni centrali dell’ incidente.
“Ma l’ Italia per il momento non li ha inviati in India nonostante un’ assicurazione fornita alla Core Suprema di metterli a disposizione quando necessario”. Per questo, ha concluso la fonte, “abbiamo chiesto al ministero degli Esteri di sollevare la questione con l’ Italia”.