Milano si è svegliata sott'acqua
Gea, la perturbazione ampiamente annunciata è arrivata. Ed è stato un autentico disastro. Il nord Italia è praticamente sott’acqua. Da ieri notte una pioggia copiosa si è abbattuta senza sosta su tutto il settentrione. Oltre 12 ore di acqua a catinelle.
Milano allagata
Tra le regioni più flagellate la Lombardia: dopo la grandine di ieri a Pavia, in nottata è toccato a Milano subire i capricci del meteo. La violenta “bomba d’acqua” ha provocato l’esondazione del Seveso che ha allagato l’intero quadrante nord della città meneghina. L’esondazione ha avuto inizio attorno alle 2.50 della notte ed è terminata solo alle 12. Poco fa il Comune di Milano ha comunicato che il Seveso ha smesso di nsalire e che l’enorme volume d’acqua sta regolarmente defluendo nelle fognature. Rassicurante ma i danni e i disagi, ingenti, sono stati già prodotti. L’acqua è arrivata sino al quartiere Isola confinante con Porta Nuova. Non accadeva nulla di simile dal 2004. Scantinati e piani seminterrati di diverse abitazioni sono completamente allagati, molte persone non sono potute uscire di casa perchè l’acqua si è spinta sin nei cortili interni. Il traffico, ovviamente, è andato in tilt. E dopo l’esondazione (la prima soglia di emergenza era stata toccata alle 2.41 della notte, ndr), l’amministrazione del capoluogo lombardo aveva diramato un avviso sulla propria pagina Facebook in cui si consigliava ai cittadini milanesi di non prendere l’auto “se non è indispensabile“. “Sono in corso dalle ore 2.50 gli interventi di Protezione civile, Vigili del fuoco, Polizia locale e Amsa”, aggiungeva l’avviso. Nel quartiere Isola, uno dei più colpiti, Protezione civile regionale, Vigili del fuoco e urbani sono tuttora al lavoro con le idrovore ma alcune vie rimangono allagate e al buio. A rendere la situazione ancor più critica, l’evidente impreparazione della cittadinanza di fronte ad un’eventualità del genere: in molti, infatti, erano usciti di casa indossando mise estive, ignari di quel che sarebbe accaduto.
E già iniziano a montare le polemiche sulla gestione dell’alluvione: dal Comune di Milano, infatti, fanno sapere che ieri “non era stato emanato alcun avviso di criticità” da parte del Centro Funzionale Monitoraggio Rischi della Regione Lombardia, che alle 13 di ieri aveva emesso un bollettino meteo segnalando dal tardo pomeriggio un’intensificazione di piogge sparse fino alle 24. Probabili temporali erano previsti per le ore successive ma, si legge nella nota del Comune, “senza livello di rischio“. Si è intervenuti comunque ”rapidamente” aprendo le chiuse a Palazzolo ma, non essendoci stato un avviso di criticità, ‘‘non c’è stato il tempo” di aprire i tombini prima dell’esondazione del Seveso. Nonostante non fosse stato emanato un avviso di criticità “era comunque attiva la Centrale operativa della Protezione civile comunale che alla prima soglia di preallarme delle 1.49 ha fatto scattare il dispositivo coinvolgendo tutti gli enti: Amsa, servizi idrici di MM, Polizia locale“.
In Lombardia, anche Lodi, nella serata di lunedì, è stata colpita dal maltempo: nubifragi e grandine alla faccia del calendario che recita “Luglio”. Allagamenti in diverse abitazioni e anche in molti uffici della questura.
Così si presentava stamattina Rivoli (TO)
Ma non è stata solo la Lombardia a subire le ire di Giove Pluvio: anche nel genovese si è abbattuto un violento nubifragio con conseguenti disagi: alberi caduti hanno pesantemente condizionato la circolazione stradale e si sono registrati persino piccoli smottamenti del terreno in zona Righi. I vigili del fuoco sono al lavoro dalle prime ore della mattina per rimuovere alberi e rami dalle sedi stradali.
Situazione simile anche in Piemonte, nella provincia di Torino, dove le zone che hanno sibito i maggiori danni sono quelle di Rivoli e Pinerolo. Qui, la “bomba d’acqua” ha iniziato a manifestarsi intorno alle 20 di ieri per terminare attorno alla mezzanotte.
Anche buona parte del Veneto è rimasta sott’acqua. A riportare i danni maggiori il padovano. Anche qui, molti gli alberi caduti e già un centinaio di segnalazioni sono pervenute ai Vigili del fuoco. Tra Padova e Mestre, poi, danni anche ai tetti delle abitazioni e alle grondaie.
Anche il Veneto colpito da un nubifragio
Qualche disagio si è registrato anche al Centro, con un fulmine che ha costretto a sospendere il tratto da Civitacastellana a Montebello lungo la linea ferroviaria Roma-Viterbo. Approntati bus aggiuntivi per fronteggiare il disservizio. E in Toscana è già scattato l’allerta meteo per mareggiate e vento forte nelle province di Massa-Carrara, Livorno, Lucca, Pisa e Grosseto. L’allarme si riferisce ad un arco temporale che va dalle 12 di oggi sino alle 12 di domani.
“Nuvole e temporali anche forti al Nord: prosegue dunque l’allerta maltempo in molte regioni. Un po’ di instabilità al Centro; tempo più stabile invece al Sud, grazie alla protezione dell’alta pressione di matrice africana che favorirà anche un aumento del caldo in tutto il Meridione, con punte di 36-38 gradi e il divario termico fra Nord e Sud sarà particolarmente accentuato, con anche 10-15 gradi di differenza”, le previsioni del meteorologo Flavio Galbiati di Meteo.it. “Domani – aggiunge – l’aria più fresca al seguito della perturbazione si propagherà anche al Sud mettendo fine al caldo intenso anche in questa parte del Paese, mentre le piogge e temporali concederanno una tregua momentanea al Nord prima del nuovo peggioramento atteso in serata”.
Ci avevano raccontato che era arrivata l’estate. Ma questa è un’altra storia.
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