“Neve anche sul Festival di Sanremo: sulle alture toccato il record di 50cm”. Le notizie meteo, se non fossero realmente supportate dal ‘bigsnow’, quella tempesta di neve che ha investito per ventiquattro ore il nord Italia, si potrebbero leggere con una certa di ironia. Perché a Sanremo anche quest’anno si è tornato a tuonare sulla puntuale e inarrestabile kermesse della canzone italiana. Ma non per il maltempo, quanto invece per le polemiche che addirittura hanno precorso la prima serata della manifestazione, in programma per questa sera. Siamo davanti ad una vera e propria “bufera” infatti , considerato che il Cavaliere Silvio Berlusconi, ha innescato una “tarantella mediatica” messa in scena proprio dai protagonisti di questo sessantatreesimo appuntamento, speriamo veramente imperdibile, della canzone italiana. Berlusconi, così apre lo show in anteprima a Unomattina :” Io penso che la decisione della Rai sia sbagliata perché non ci voleva niente a spostarlo di due settimane.” E prosegue pungente: “Se il festival di Sanremo diventa la festa dell’Unità credo che il 50% degli italiani non pagherà il canone.” Non pago, sostiene, visibilmente infastidito, che ciò si aggiunge alla legge “disgraziata” sulla par condicio. Il direttore di Rai1 Giancarlo Leoni, non perde tempo nel controbattere a tale insinuazione provocatoria, rispondendo a colpi di arguta diplomazia che “Non sarà così. C’è una percezione sbagliata di un Festival che vuole entrare a piedi uniti sulla politica; avrete modo voi del pubblico, di giudicarlo”. Se il direttore, si è cortesemente limitato a negare semplicemente quanto l’ex premier aveva “brontolato”, i due presentatori del Festival, il sornione gentiluomo Fabio Fazio e l’irriverente comica Luciana Littizzetto, piccola, ma esplosiva, hanno entrambi colto la “patata bollente” lanciata dal Cavaliere, per sferzare battute e risatine a go go. Fazio infatti non le ha di certo mandate a dire, all’onnipresente mediatico Silvio Berlusconi, puntandogli subito il dito contro e ironizzando sul suo mancato pagamento del canone rai. Gli ha consigliato di farlo “nel tempo utile fino al 28 febbraio, per non incorrere in ulteriori sanzioni”. Bisognerebbe chiedere quanto ciò sia “utile” anche per l’ex Premier, che ancora non ha pagato questo “pedaggio televisivo”. Prosegue il conduttore, che a volte sa anche essere serio “Non ho mai fatto nessun uso strumentale della tv pubblica. Tv pubblica vuol dire che è di tutti, quindi non è che se è di tutti non si può dire tutto”. E così ha fatto il cavaliere che forse in un momento di assente lucidità, dichiarava che qualora Fazio lo avesse invitato a Sanremo, lui sarebbe andato “assolutamente subito. Potrei anche presentare una mia canzone e cantarla”; così vaneggiava a ‘un giorno da pecora’ su Radio 2. Che gran leone si sarà invece dovuto sentire! Avrà avuto anche il dono delle veggenza, anticipando il pensiero poi esplicitato di Fazio, che “il Festival di Sanremo è proprio una vetrina di visibilità per tutti”. Non hanno detto però al goliardico Berlusconi, che non sono contemplati gli “in-cantatori di politica”. Dal versante sinistro, si fanno sentire Bersani e D’alema. Il primo si scalda e accende i toni, quando dice che “Berlusconi ha campato sul dualismo Rai-Mediaset, non lo toglierebbe mai perché potrebbe cambiare qualcosa”, lasciando ancora in sospeso qualcosa tra le note Sanremesi. Il secondo, l’onorevole Massimo D’Alema, vince su tutti con una battuta a dir poco esilarante “quando si arriva a dichiarare guerra al Festival della canzone, manca solo la crociata contro carosello”. Scherzi a parte, Berlusconi ha usato tutte le armi di cui disponeva, per attaccare nuovamente questo discorso “mai sentito prima” della difficoltà di comunicare in campagna elettorale a causa della temutissima par condicio. Ci si metterebbe ora anche la kermesse più attesa dell’anno, a complicare ulteriormente la faccenda. Altro tema scottante che Fazio, ha dichiarato essere in questo momento storico, “internazionale” è quello dei diritti dei gay, che i conduttori porranno delicatamente sotto i riflettori del Festival della canzone italiana, attraverso la storia di una coppia omosessuale in partenza per New York dove convoleranno felicemente a nozze. Polemiche assicurate, ma Fazio, in veste di “ufficiale gentiluomo” dell’evento nazional-popolare, ha voluto farsi portabandiera di “una grande battaglia per i diritti umani, verso cui la musica è da sempre stata vicino”. La sua spumeggiante compagna di avventura, Luciana Littizzetto ieri, dopo la sconcertante “grande rinuncia” del Papa Benedetto XVI, ha cercato di sdrammatizzare, sghignazzando “ bisogna vedere ora cosa succede: potrebbe andare Berlusconi a fare il Papa(…); Berlusconi-Papa? Bisogna vedere se sta bene vestito di bianco” conclude la simpatica “lucianina”, che in vena di battute “da prete” vedrebbe bene il suo compagno di lavoro Fazio come fedele camerlengo. L’inizio di questo appuntamento canoro promette proprio bene. Siamo curiosi di sapere come andrà a finire. Di certo ne vedremo ancora delle belle.
F.C.
Napoletano, 44 anni, giornalista professionista con 17 anni di esperienza sia come giornalista che come consulente in comunicazione. Ha scritto di politica ed economia, sia nazionale che locale per diversi giornali napoletani. Da ultimo da direttore responsabile, ha fatto nascere una nuova televcisione locale in Calabria. Come esperto, ha seguito la comunicazione di aziende, consorzi, enti no profit e politici. Da sempre accanito utilizzatore di computer, da anni si interessa di internet e da tempo ne ha intuito le immense potenzialità proprio per l'editoria e l'informazione.
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