Lo “squalo”, dopo aver vinto da dominatore (il 2°, Samuel Sanchez, è stato l’unico a contenere il distacco entro il minuto) la cronoscalata che, dopo 20,6 km, conduceva da Mori a Polsa, ha, di fatto, messo una pesantissima ipoteca sull’edizione n. 96 della corsa rosa. Una prova contro il tempo che Vincenzo ha percorso con l’agilità e la facilità dei campioni predestinati al successo. Uno di quei casi in cui la maglia rosa sulle spalle finge da moltiplicatore delle energie. Anche per chi, come il siciliano, non è mai stato uno specialista delle corse contro il tempo. Va detto, però, che, oltre a presentare delle ascese di notevole difficoltà che non ne hanno fatto una crono tradizionale, Nibali ha anche lavorato duramente tutto l’inverno non solo per presentarsi al Giro nelle migliori condizioni di forma possibili ( era l’obiettivo stagionale dichiarato) ma ha anche svolto un lavoro di preparazione specifico proprio per andare forte anche a cronometro. Le prestazioni offerte dal corridore siciliano nel corso della splendida Tirreno-Adriatico vinta in marzo già avevano fatto presagire qualcosa. E tanto impegno ha pagato. Se ne sono presto accorti tutti i suoi avversari, costretti a mangiar la polvere sin dalle prime rilevazioni cronometriche. Nibali, infatti, ha sempre avuto in mano il successo di tappa, essendo stato chiaramente davanti sin dal primo intermedio. L’unico grande avversario rimasto in lizza per la vittoria finale dopo i ritiri eccellenti del britannico Wiggins e del canadese Hesjedal vincitore del Giro 2012, l’australiano Cadel Evans, già vincitore di una grande corsa a tappe, il Tour de France del 2011), è giunto al traguardo con un ritardo di ben 2’36”, piazzandosi lontanissimo non solo dai primi, in una 25° posizione che sa di bandiera bianca. E che riapre completamente i giochi per le altre due posizioni del podio, visto che Evans riesce a conservare il 2° posto in classifica generale, distanziato di 4’02” dallo “squalo”, ma trova ora un Rigoberto Uran ad una manciata di secondi (è terzo a 4’12”) ed anche un Michele Scarponi, giunto ottimo quarto nella cronoscalata, può ancora ambire alla piazza d’onore, essendo il suo distacco da Nibali di 5’14”. Lotta furibonda anche per la maglia bianca di leader della classifica dei giovani, al momento sulle spalle del polacco Majka, ma con il colombiano Betancur che lo incalza da vicino. Ora, mancano solo le ultime montagne prima della passerella trionfale di Breescia, già pronta ad incoronare il 28enne (saranno 29 il 14 novembre, ndr) messinese.
Tra queste ultime tappe di montagna, non ci sarà, però, quella odierna, la Ponte di Legno-Val Martello, perché, come si legge nel breve comunicato diramato dall’organizzazione della corsa: “A causa delle condizioni climatiche avverse e la presenza di neve su tutti il percorso, la tappa odierna è stata annullata”. Una decisione che era nell’aria, visto che il percorso originario era stato già decapitato sia del Gavia che dello Stelvio. L’abbondante nevicata che si è abbattuta sul Tonale ha, di fatto, reso inutile tentare di salvare la tappa. Giusto, in queste condizioni meteo proibitive, privilegiare la tutela della salute e dell’incolumità fisica dei corridori.
Un’ultima notizia, questa, invece, assolutamente inattesa e indesiderata, riguarda Danilo Di Luca. La “folgore di Spoltore”, infatti, è risultato positivo ad un controllo a sorpresa ( effettuato presso la sua abitazione il 29 aprile) all’Epo. Sarebbe, se la positività dovesse esser confermata, un caso di recidiva. Il vincitore del Giro del 2007 ( oltre che di numerose classiche quali l’Amstel Gold Race, la Freccia Vallone, la Liegi-Bastogne-Liegi e il Giro di Lombardia) era già risultato positivo al Cera nel corso del Giro d’Italia del 2009. Un’ennesima pagina buia del ciclismo degli ultimi anni. Ora, però, prima di avventurarsi in commenti e giudizi imprudenti, c’è da attendere l’esito delle controanalisi.
D.P.
Napoletano, 44 anni, giornalista professionista con 17 anni di esperienza sia come giornalista che come consulente in comunicazione. Ha scritto di politica ed economia, sia nazionale che locale per diversi giornali napoletani. Da ultimo da direttore responsabile, ha fatto nascere una nuova televcisione locale in Calabria. Come esperto, ha seguito la comunicazione di aziende, consorzi, enti no profit e politici. Da sempre accanito utilizzatore di computer, da anni si interessa di internet e da tempo ne ha intuito le immense potenzialità proprio per l'editoria e l'informazione.
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