Borse e mercati azionari ancora in rosso. A metà pomeriggio l’indice di Milano perdeva quasi il tre per cento, seguito a ruota dai principali listini europei. Male, soprattutto, i titoli bancari francesi, essendo gli istituti di credito d’oltralpe pesantemente esposti con il debito greco. E proprio dalla Grecia arriva l’ultima ondata di pessimismo che ha investito l’eurozona. Non si tratta più solo di voci relative ai piani d’emergenza stilati di nascosto dall’esecutivo tedesco: ora è il segretario del partito liberal democratico al governo Christian Lindner a proclamare apertamente la possibilità che la Grecia “possa o debba lasciare l’eurozona”. A nulla sono servite le assicurazioni del ministro dell’economia e vice cancelliere Philipp Roesler circa “l’obiettivo comune” di salvare l’Euro e la Grecia. Del resto, le sue stesse dichiarazioni di lunedì sul fatto che l’ipotesi di una bancarotta ellenica non potesse più essre esclusa a priori, non lasciavano molto spazio all’ottimismo. Così le borse europee, come afflitte da una malattia che, nonostante tutti i rimedi, non si riesce ad estinguere, continuano a perdere terreno. Oggi l’Euro ha toccato il minimo da dieci anni nella quotazione con lo Yen. E, come ormai ci hanno abituato gli ultimi mesi, domani potrebbe andare anche peggio.
Tommaso Vesentini
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