14 febbraio, San Valentino, festa degli innamorati. Quest’anno sarà una grande festa che in tutt’Italia e in altre parti del mondo festeggerà infatti un amore ancora più ampio, non solo quello di coppia, ma l’amore per la vita, per le persone, per la dignità. Il 14 febbraio sarà la giornata di riscatto contro le ingiustizie e le violenze che le donne sono ancora costrette a subire. E, secondo le Nazioni Unite, più di una donna su tre nel corso della propria vita subisce un qualche tipo di violenza, in pratica 1 miliardo di persone. È da questo presupposto che nasce la campagna “One Billion Rising” che avrà il suo culmine, appunto, il 14 febbraio, anniversario del V-day, il movimento globale nato per contrastare la violenza, fondato da Eve Ensler, autrice de “I monologhi della vagina”. “Quando abbiamo iniziato il V-Day 14 anni fa, avevamo l’ idea ‘scandalosa’ di poter porre fine alla violenza contro le donne – dice Eve Ensler. – La campagna One Billion Rising rappresenta un incremento, un’amplificazione, un’espansione globale di quell’idea. Quando il prossimo 14 febbraio 1 miliardo di corpi si solleverà e danzerà, saremo uniti in un’energia comune e in un obiettivo comune e scuoteremo il mondo portandolo a una nuova consapevolezza. Danzare comporta l’occupazione di uno spazio. Non c’è una direzione esatta dove andare ma noi ci andremo insieme. È un atto pericoloso, gioioso, sessuale, sacro, distruttivo. Infrange le regole e può accadere in ogni luogo e in ogni tempo, con ogni persona. È gratuito e nessuna azienda può prenderne il controllo. Ci unisce e ci spinge avanti. È contagioso e si espande velocemente. È un atto che appartiene al corpo. È trascendente. Un miliardo di donne stuprate sono un’atrocità, un miliardo di donne che ballano sono una rivoluzione”.
Insomma, il ballo come mezzo per risvegliare le coscienze.
Anche la convenzione “No more”, fondata tra gli altri da Unione donne in Italia, Di.Re e Casa internazionale delle donne, ha aderito al movimento mondiale One billion rising e stamattina a Roma è stata presentata l’iniziativa in conferenza stampa. ” Abbiamo visto che durante la campagna elettorale questo argomento non e’ stato trattato – ha detto Serena Dandini, tra le promotrici della campagna – a parte i cani in braccio non abbiamo visto altro. Tutto e’ stato messo prima del femminicidio e della violenza sulle donne: forse dire che una donna maltratta o uccisa costa milioni di euro allo Stato è l’unico modo per attirare l’attenzione di chi mette al centro l’economia”.
” No more” chiede ai candidati alle elezioni politiche di ” ratificare la convenzione di Istanbul con un atto legislativo che la declini nell’ ordinamento italiano a livello esecutivo, giudiziario e amministrativo in modo efficace, perche’ non basta il ddl Monti”; di aprire un tavolo politico e tecnico per la verifica e la revisione radicale del Piano di Azione contro la violenza del Dipartimento per le Pari opportunità; di finanziare la raccolta dati attraverso l’ Istat sulle diverse forme di violenza subita dalle donne; di finanziare attività di prevenzione della violenza ” piuttosto che spendere forze e tempo a cercare aggravanti di pena”; di finanziare la formazione delle reti locali a protezione delle vittime di violenza che vedono nei centri anti violenza il fulcro delle attività di contrasto.
L’iniziativa One Billion Rising (un miliardo insorge) ha raccolto finora l’adesione di 202 Paesi, oltre 5000 associazioni e innumerevoli Ong e istituzioni, oltre ad avere testimonial del calibro del Dalai Lama.
Oggi Eve Ensler si è collegata telefonicamente con i media di tutto il mondo in call conference per promuovere One Billion Rising. “Il Congo, dove ho trascorso molto tempo – ha detto Ensler nel collegamento – é una realtà devastata da 13 anni di guerra civile in cui sono morte 7 milioni di persone e milioni di donne sono state stuprate, torturate, uccise. Ho visto cosa succederebbe se permettessimo alla violenza di continuare. In Africa – ha continuato la scrittrice e attivista – ho visto donne fra le più forti del mondo alzare la testa, unirsi e insieme cercare di uscire dalla caverna del patriarcato nella quale sono costrette. Sono capaci di trasformare il dolore in forza” (“From Pain to Power” é infatti uno degli slogan dell’ iniziativa). “In India – ha aggiunto – ho partecipato alle manifestazioni di indignazione seguite alla morte della ragazza di Delhi stuprata dal branco, e tante donne che marciavano mi hanno confessato commosse di sentirsi per la prima volta libere e unite. E mi sono resa conto di cosa significherebbe se un miliardo di donne in tutto il mondo si mostrassero al mondo libere e combattive, tutte insieme”. E la danza diventa espressione libera del proprio corpo, diventa presa di coscienza e atto di ribellione allo stesso tempo.
Quindi il 14 febbraio, tutti gli uomini e le donne, comprese le coppie di innamorati, sono invitati a ballare sulle note di “Break the chain” (Spezzare le catene): in piazza, in ufficio, a casa. Non importa dove, l’importante è andare uniti verso una nuova concezione di rispetto, dove vengano aboliti i soprusi, le sottomissioni, le violenze.
C.D.
Napoletano, 44 anni, giornalista professionista con 17 anni di esperienza sia come giornalista che come consulente in comunicazione. Ha scritto di politica ed economia, sia nazionale che locale per diversi giornali napoletani. Da ultimo da direttore responsabile, ha fatto nascere una nuova televcisione locale in Calabria. Come esperto, ha seguito la comunicazione di aziende, consorzi, enti no profit e politici. Da sempre accanito utilizzatore di computer, da anni si interessa di internet e da tempo ne ha intuito le immense potenzialità proprio per l'editoria e l'informazione.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy