Liberi dal 4 maggio, liberi almeno di girare all’interno della propria regione. La conferma dovrebbe arrivare entro domenica con il nuovo decreto firmato dal presidente del consiglio Conte. L’ultimo bollettino giornaliero con i dati dei contagi fa infatti ben sperare: malati Covid-29 ancora in calo, 321 in meno in tutta Italia. Altri 420 morti, anche questo dato è in lieve calo, ma i guariti sono in continuo aumento: quasi 3000 che si aggiungono al dato di ieri ,57.576. Più della metà delle regioni italiane fanno sognare un calo. Dai dati emerge infatti senti attualmente positivi sono in diminuzione in 11 regioni-Emilia-Romagna, Veneto, Toscana, Liguria, Campania, Puglia, Abruzzo, Umbria, Sardegna, Calabria e Valle d’Aosta- e nelle province autonomi di Trento e Bolzano. inoltre la Basilicata non registrano i casi. In controtendenza, invece, sono ancora Lombardia e Piemonte con 495 casi in più la prima e 239 il secondo.
E ora bisogna fare ancora più attenzione: “La situazione epidemiologica è nettamente migliorata, ma c’è una circolazione del virus che continua e di cui tenere conto. Pertanto ci vuole cautela nelle misure di riapertura. ho detto il presidente del ISS, Silvio Brusaferro, durante la conferenza sull’analisi andamento epidemiologico e ragionamento tecnico scientifico del Covid-19.
”Facciamo un passo alla volta: senza cautela si può re-inserire in due settimane, anche meno“ ha inteso precisare Brusaferro. “Il fatto di avere dei dati positivi non vuol dire abbassare la guardia, ci deve essere grande cautela. In poco tempo bisogna verificare che non riparta la curva. Rapidamente intervenire se c’è una diffusione focalizzata, Più difficile. Una diffusione ampia“. La curva epidemica mostra che si riducono sintomatici. Comunque, ma ci sono ancora casi anche questi però azione. Si riduce la quota di pazienti critici“. Sta crescendo, che vanno ad intercettare precocemente i casi, crescono gli ha sintomatici o coloro che hanno patologie lievi e si riducono i pazienti critici “.
Il via libera alla fase due è atteso con ansia. Ma ci sono ancora discussioni tra i ministri sull’uso delle mascherine, la riapertura dei parchi pubblici e il calendario per negozi e ristoranti, probabile il 18 maggio. Si dovrà invece attendere giugno per la riapertura di parrucchieri ed estetisti. Il punto dolente continuano ad essere scuole e asili, che restano fuori dal decreto del 4 maggio. Rimane incerti, addirittura, se riapriranno a settembre. Alla ministero dell’istruzione è partita la commissione che dovrà stilare le proposte. Il rebus e per la fascia 03 anni: impossibile distanziare questi bambini il blocco potrebbe durare tutto l’anno, prorogando il bonus baby sitter.
Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
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