Persino il pimo maggio, dopo la Pasqua, è passato con i rifiuti, a Napoli. Nonostante la raccolta proceda, l’assessore all’Igiene Urbana del Comune di Napoli Paolo Giacomelli ha dovuto ammettere che sono più di 1300 le tonnellate di immondizia non raccolta nella città. In alcuni punti i marciapiedi sono invasi dai sacchi e l’aria è irrespirabile.
«Il 22 aprile sono state portate via 994 tonnellate: 663 a Giugliano, 247 a Caivano 247, un centinaio a Chiaiano e zero delle 300 previste a Santa Maria Capua Vetere», ha precisato l’assessore.«Santa Maria Capua Vetere dovrebbe entrare in funzione in giornata», ha aggiunto Giacomelli. La situazione non dovrebbe peggiorare, tuttavia è escluso che, per le festività, la città possa essere completamente pulita. Nel frattempo, la tensione è tornata alta anche a Terzigno, nel Napoletano. Oltre ai gruppi di vandali con il volto coperto da passamontagna a fermare gli autocompattatori della discarica Cava Sari, la cittadinanza continua la sua protesta pacifica tentando di bloccare il trasporto. “La situazione – dicono le mamme vesuviane – si è fatta insostenibile. Non ne possiamo più e ci sentiamo abbandonati da tutti: politica ed istituzioni”.
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