Anche il tennis è scommessopoli
Dopo il calcio, anche il tennis. Non c’è pace per lo Sport, perlomeno quello legato al mondo delle scommesse. Nell’occhio del ciclone è finito Daniele Bracciali, 36enne aretino, un passato neanche remoto come doppista dal braccio d’oro della nazionale azzurra di Davis, ma potrebbero essere coinvolti anche altri tennisti, italiani e non solo. Alcuni anche di primissima fascia.
Daniele Bracciali
E’ quanto si apprende dall’esame delle perizie effettuato nell‘incidente probatorio ad ottobre su Pc, tablet e cellulari dei soggetti indagati da cui emergerebbero conversazioni che vedono tra i protagonisti Manlio Bruni, commercialista di Beppe Signori, e tale “Braccio”, così si faceva chiamare negli sms. Sarebbe Daniele Bracciali, appunto. La collaborazione tra i due avrebbe avuto inizio nel 2007, grazie all’opera di intermediazione di Roberto Goretti, attuale d.s. del Perugia calcio, e sarebbe proseguita sino a maggio 2011, prima di venir bruscamente interrotta dai primi arresti disposti nell’ambito dell’operazione Last Bet (1 giugno 2011), nota alle cronache come “calcioscommesse2” e “scommessopoli”. Il contenuto di alcuni di questi sms sarebbe piuttosto esplicito e, in particolare, in quelli del 10 aprile 2011, “Braccio” e Bruni starebbero parlando della finale del torneo di Casablanca programmata per il pomeriggio del giorno stesso tra un altro tennista azzurro, Potito Starace, e lo spagnolo Andujar. Secondo gli inquirenti, quella partita sarebbe stata “aggiustata”. Per la cronaca, l’incontro terminò con la netta affermazione dell’iberico per 6-1 6-2. Il dato statistico curioso è che, prima di quella partita, il bilancio degli scontri diretti tra i due recitava un eloquente 5 a 0 in favore di Starace che viene considerato dagli inquirenti complice della combine in quanto reclutato dallo stesso Bracciali.
Potito Starace
La posizione di Daniele Bracciali ora è a forte rischio perchè non potrebbe neanche fare affidamento sulla prescrizione che, per quanto riguarda la giustizia sportiva, è di 5 anni. La scoperta di sms datati 2011 la renderebbe non operante. Sul versante della giustizia penale, poi, la situazione è anche peggiore perchè il reato contestato agli indagati, ossia l’associazione per delinquere transnazionale finalizzata alla frode sportiva, verrebbe prescritto solo nel 2018 e, in caso sia sia promotori, ben oltre il 2020. Il pm della Procura di Cremona, Roberto Di Martino, lo stesso che segue da tempo anche il parallelo filone del calcio, sembra non avere molti dubbi sull’accaduto e pare abbia già deciso di considerare non credibili le dichiarazioni rese dallo stesso Bracciali nel corso dell’interrogatorio di martedì scorso in cui, comunque, il tennista avrebbe fatto delle ammissioni pur parziali e senza coinvolgere altri colleghi.
Bracciali e Starace impegnati in doppio
Ma la netta sensazione della Procura di Cremona è che non si sarebbe trattato di episodi così sporadici e l’intenzione è quella di allargare le indagini a macchia d’olio che coinvolgerebbero anche tennisti stranieri, alcuni dei quali verranno presto ascoltati nel capoluogo lombardo. Tra questi ci sarà, per esempio, lo svedese Tomas Nydahl (Nidalone nelle chat), giocatore attivo negli anno ’80 e ’90. Lo scandinavo potrebbe fare rivelazioni sconcertanti che tirerebbero in ballo anche colleghi ben più noti, alcuni dei quali attualmente ai vertici della classifica Atp.
L’ex tennista svedese Tomas Nydahl
L’inchiesta procederà a ritmo serrato e lo stesso Di Martino ha confermato che, almeno per quanto riguarda il filone calcistico, le prime richieste di rinvio a giudizio verranno presentate a gennaio 2015.
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