Biglietti per andare allo stadio, escort e viaggi erano gli ingredienti base con cui corrompere manager e politici. Però, quei milioni di euro utilizzati per il divertimento dei dirigenti sarebbero dovuti essere destinati al risanamento della disoccupazione siciliana.
Cene eleganti e costose, viaggi e serate passate in compagnia di gentil donne. C’è tutto questo e molto altro nell’ultimo scandalo che ancora una volta danneggia l’immagine della politica italiana. Finanziamenti pubblici emessi dalla Regione Sicilia al fine di sostenere i disoccupati sono stati come inghiottiti da un enorme buco nero e portati a galla da una maxi inchiesta della Guardia di Finanza di Palermo.
Sono diciassette le persone arrestate, di cui dodici già in carcere e cinque agli arresti domiciliari. Tra questi anche il manager Faustino Giacchetto: era lui a distribuire regali e mazzette a diversi funzionari e politici in modo tale da poter concentrare molti finanziamenti su un ente di formazione, il Ciapi. Insieme a lui sono state arrestate altre sedici persone, compresa la moglie, Concetta Argento, e la segretaria, Stefania Scaduto, tutte accusate di associazione per delinquere, corruzione, truffa e false fatturazioni. Arrestati anche il burocrate della regione Sicilia, Rino Lo Nigro e l’ex presidente del Ciapi, Francesco Riggio. Ai diciassette arresati sono stati sequestrati beni per 28 milioni di euro.
Ma all’interno della maxi operazione compaiono circa quaranta indagati, tra cui numerosi politici: l’ex assessore al lavoro Francesco Scoma, nonché senatore del Pdl, per cui la Procura di Palermo chiederà l’approvazione da parte del Senato per avviare il sequestro di 26 mila euro (a tanto ammonterebbe il totale della corruzione, corrisposto sotto forma di biglietti per lo stadio, viaggi e spese elettorali, offerta al senatore da parte di Giacchetto). Altri indagati sono l’ex assessore al Lavoro, Carmelo Incardone e Santi Formica, accusati entrambi di corruzione. È indagato, invece per finanziamento illecito ai partiti, l’ex presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Francesco Cascio, anche lui Pdl.
Con questa inchiesta il procuratore aggiunto Leonardo Agueci e i pm Calogero Gaetano Paci, Sergio Demontis, Maurizio Agnello, Pierangelo Padova e Alessandro Picchi, ritengono di aver finalmente riempito quell’enorme lacuna del bilancio della Regione Sicilia dove venivano assorbiti, senza un’apparente spiegazione, milioni di euro di soldi pubblici.
Secondo i primi accertamenti, la Regione Sicilia avrebbe stanziato quindici milioni di euro per avviare l’apprendistato di circa 1500 disoccupati, ma la maggior parte di questi soldi sarebbe finita nelle tasche di Giacchetto, per andare a soddisfare sfizi e vizi di manager, funzionari e politici, e solo un’esigua parte sarebbe andata lì dove sarebbe stato giusto che finisse.
Questi i nomi di altri politici, che hanno fatto tremare la Sicilia nell’ennesimo scandalo che vede coinvolte istituzioni e amministrazioni: Gerlando Inzerillo, Grande Sud, Salvatore Sanfilippo, candidato sindaco di Santa Flavia, Nicola Laenza, Udc, Gaspare Vitrano, ex deputato Pd, Salvino Caputo, ex deputato regionale Pdl.
I.V.
Napoletano, 44 anni, giornalista professionista con 17 anni di esperienza sia come giornalista che come consulente in comunicazione. Ha scritto di politica ed economia, sia nazionale che locale per diversi giornali napoletani. Da ultimo da direttore responsabile, ha fatto nascere una nuova televcisione locale in Calabria. Come esperto, ha seguito la comunicazione di aziende, consorzi, enti no profit e politici. Da sempre accanito utilizzatore di computer, da anni si interessa di internet e da tempo ne ha intuito le immense potenzialità proprio per l'editoria e l'informazione.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Do il mio consenso affinché un cookie salvi i miei dati (nome, email, sito web) per il prossimo commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy