Sparatoria a Palazzo Chigi mentre il nuovo governo giurava davanti al Presidente della Repubblica. Il gravissimo fatto di sangue si è consumato questa mattina intorno alle 11.40 a piazza Colonna dove i colpi sparati, otto in tutto, hanno colpito due carabinieri, uno di guardia e un brigadiere che attualmente è in prognosi riservata. E’ rimasta coinvolta anche una donna incinta che transitava lì. L’episodio si è consumato in pochissimi minuti. L’attentatore, che si chiama Luigi Preiti ed è un calabrese di 49 anni, è stato immediatamente fermato dalle forze dell’ordine. All’inizio è sembrato il gesto di uno squilibrato. Poi, però, lo stesso vicepremier Alfano, una volta terminato il Consiglio dei Ministri, ha riferito che si tratta di un disoccupato che aveva intenzione di suicidarsi dopo il gesto compiuto e che non lo ha fatto esclusivamente perché aveva esaurito i colpi nel caricatore.
La notizia della sparatoria è arrivata al Quirinale durante la cerimonia per il giuramento del governo Letta. E’ stato il neo-ministro Dario Franceschini a informarne direttamente il presidente Napolitano.
L’episodio è stato giudicato “inquietante” dal neoministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, da considerare il “gesto di un folle”, mentre il premier Enrico Letta ha subito fatto il punto della situazione con il vicepremier Angelino Alfano. Ovviamente sono stati aboliti i festeggiamenti previsti per l’insediamento dei 21 ministri, mentre il Cdm e il passaggio di consegne si è svolto regolarmente intorno all’ora di pranzo.
Dura la reazione del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, sull’episodio: “Non ci dobbiamo stupire – ha detto – quando si inveisce contro ‘il Palazzo’ come se fosse da abbattere”. Un riferimento al movimento di Grillo? gli ha chiesto qualcuno. Ma lui ha preferito precisare che non c’era alcun riferimento diretto.
Anche se questo far ‘tirare il collo’ agli italiani così a lungo, per alcuni fino all’esasperazione, non ha certo giovato al Paese. Non rimane ora, considerati i tempi davvero rapidi nella composizione della squadra del nuovo esecutivo e la risoluzione che traspare già dalle prime dichiarazioni – la ricetta del ministro Fabrizio Saccomanni per la ripresa dell’economia consiste il meno tasse, più crescita e tagli alla spesa – che sperare in risposte concrete che possano restituire fiducia all’Italia.
A.B.