Non ce l’ha fatta Habtamu, studente di 14 anni di origine etiope e figlio adottivo di una famiglia residente a Paderno Dugnano, a continuare a vivere in un mondo che non sentiva suo. E mercoledì 13 febbraio si è allontanato dalla sua abitazione in provincia di Milano. Ieri, ad una settimana esatta dalla scomparsa, lo hanno ritrovato morto in un campo a Biassono, in provincia di Monza, a pochi chilometri da casa. Si era impiccato. È stato un passante, di mattina, ad avvistare il suo corpo e a far intervenire i carabinieri. Habtamu non aveva con sé né telefono, né cellulare, né documenti. Motivo, questo, che insieme ad un biglietto rinvenuto dopo il suo allontanamento, nel quale il ragazzo spiegava le intenzioni del suo gesto indotto dall’impossibilità di riuscire ad adattarsi all’ambiente in cui viveva, aveva particolarmente preoccupato i suoi genitori adottivi. Anche se non era la prima volta che Habtamu fuggiva di casa. Era già successo nel gennaio dell’ anno scorso. Il ragazzo, che con una cartina geografica aveva percorso tutta la Penisola, era stato trovato a Napoli. Agli agenti aveva raccontato che voleva tornare in Etiopia per riabbracciare i suoi fratelli, di cui aveva grande nostalgia.
Dopo un anno la nuova fuga, questa volta con un epilogo tragicamente diverso.
A.B.