Torna libero Beppe Signori, che era stato posto agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse. Lo ha deciso il Gip di Cremona Guido Salvini. “Sono le cose che abbiamo detto tre anni fa e ora tutti si svegliano” commenta il presidente della Uefa, Michel Platini, sugli episodi di corruzione nel mondo del calcio. Rispondendo ad una domanda dell’Ansa, in particolare, sulle indagini che hanno coinvolto calciatori italiani, ha aggiunto: “Era ora che qualcuno si occupasse di queste cose. Noi lo abbiamo già previsto qualche anno fa e lo abbiamo detto a tutti e ormai le autorità nazionali e internazionali hanno preso coscienza di questo fatto: è buono. E’ tardi, ma meglio tardi che mai”.
”Mi pare che il mondo del calcio – commenta ancora il ministro Maroni – abbia ampiamente dimostrato in questi anni di non avere imparato la lezione, di non essere in grado di generare gli anticorpi necessari: io voglio dare un aiuto, se e’ gradito bene, altrimenti lo do lo stesso”. Parlando a margine della presentazione di un libro di Finmeccanica, Maroni ha anche riferito che a Roma firmerà ”il decreto che istituisce l’unita’ informativa, a cui partecipano Coni, Fgci, Unire e Monopoli di Stato, per raccogliere tutte le informazioni sul mondo delle scommesse non solo calcistiche”. ”A valle di tutto questo – ha concluso – c’e’ un gruppo investigativo per capire se nelle informazioni raccolte ci siano elementi interessanti per attivita’ investigative”. “Stiamo raccogliendo quello che abbiamo seminato, e abbiamo seminato male” sottolinea invece Nicola Legrottaglie, ospite da Massimo Rebecchi all’80/a edizione di Pitti Uomo, in corso alla Fortezza da Basso. “La vita è come l’eco, tutto torna indietro. Spero che dopo questo scandalo il calcio si riprenda, quel che è certo è che chi ha sbagliato deve pagare. Personalmente prendo le distanze da quelli che negli anni infangano il mondo del calcio. Non è lo sport malato, ma sono quelli che cercano la ricchezza a tutti i costi”. Nel frattempo, le indagini continuano. Anche gli avvocati dell’ex portiere della Cremonese, ora del Benevento, Marco Paoloni, hanno chiesto nei giorni scorsi al gip Guido Salvini la scarcerazione del loro assistito. Lo ha spiegato l’avvocato Luca Curatti che assiste il calciatore con la collega Emanuela Di Paolo. ”E’ una persona molto sensibile – ha detto l’avvocato -. Immaginatevi cosa puo’ essere per un ragazzo di 27 anni stare in carcere, in cella con altre tre persone”. Secondo il legale, ”Paoloni e’ una persona perbene, certamente appassionato di scommesse che e’ stato trascinato in un giro molto difficile”. E’ stata fissata al prossimo 21 giugno l’udienza davanti ai giudici del tribunale del riesame di Brescia per Antonio Bellavista, uno degli altri calciatori arrestati.
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