I tornado che in settimana hanno colpito le zone centro-meridionali degli Stati Uniti hanno provocato più vittime del sisma del 6 aprile 2009 in Abruzzo. Sono più di 337 i morti, di cui 246 solo in Alabama, per il secondo bilancio più tragico nella storia degli Usa a causa delle trombe d’aria.
Bisogna risalire al 18 marzo 1925 per trovare un disastro di proporzioni maggiori: 747 vittime, quando però non esistevano i radar e le previsioni meteo accusare come oggi per avvisare le popolazioni dell’arrivo dei tornado. I feriti sono migliaia distrituiti in sette Stati e in Alabama sono un milione le abitazioni rimaste senza energia elettrica. «Non ho mai visto una devastazione simile», ha ammesso il capo della Casa Bianca, che ha poi subito firmato lo stato di calamità naturale per Mississippi e Georgia, dopo averlo già dichiarato per l’Alabama. Il sindaco di Tuscaloosa ha ammesso che nella sua città purtroppo la conta della vittime è destinata a salire ulteriormente. A Smithville (Mississippi) la velocità di un tornado che ha provocato tredici vittime è stata misurata a 330 km all’ora, la più alta (grado 5) della scala Fujita che misura questo tipo di eventi atmosferici.
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