Che succede in Ucraina? La crisi spinge Kiev a mollare i rapporti commerciali e d’investimento con l’Unione europea e virare di bordo verso Est? Ieri una folla di proporzioni mai viste – chi dice 500mila persone, chi addirittura 1 milione – si è riversata in piazza nel centro di Kiev, reclamando le dimissioni del presidente Yanukovich, dopo che questi nei giorni scorsi ha congelato l’accordo di associazione con l’Unione Europea. Il sospetto di molti è che abbia iniziato trattative segrete a favore di Mosca.
Ad accendere gli animi dei manifestanti, come un cerino acceso gettato in una polveriera, l’appello letto ieri dal carcere dalla figlia di Timoshenko, Iulia, che ha invocato le dimissioni del presidente Yanukovich. “Dimissioni!” ha gridato la folla come un sol uomo, sfilando con bandiere e striscioni. Alla fine del corteo i manifestanti hanno preso di mira la statua di Lenin, nella piazza al centro della capitale, abbattendola a terra usando funi d’acciaio. Persone dal volto coperto, con le bandiere del Partito ultranazionalista di opposizione Svoboda, hanno preso il monumento a martellate, cercando di farlo in mille pezzi. Lenin, il padre della Rivoluzione d’Ottobre, è visto in Ucraina come un simbolo del vecchio legame con l’Unione sovietica. Oggi Mosca preme perché Kiev esca dall’orbita europea e sottoscriva l’unione doganale con le ex repubbliche sovietiche. E’ fattibile? Ormai il Pil di Mosca ha superato quello di Berlino, e la Russia sta diventando, se già non lo è, la più grande economia europea.
La Russia ha una grande popolazione, un territorio sterminato e ricco di risorse naturali. Tutti fattori che hanno prodotto, a partire dagli ultimi 10 anni. una forte crescita del prodotto interno lordo. A luglio quella di Mosca è stata definita dalla World Bank un’economia “ad alto reddito”, in quanto il reddito pro-capite ha superato la fatidica soglia dei 12.700 dollari, barriera che contraddistingue appunto i paesi ad alto reddito. Mosca è stata ammessa da poco al Wto, l’Organizzazione mondiale del commercio, ora dovrebbe entrare a breve nell’Ocse. La crescita dell’economia russa quest’anno è stimata in frenata, ma pur sempre attorno al 2-2,5 per cento, ben al di sopra dell’Ovest Europa. Quanto basta per attirare l’economia dell’Ucraina e sottrarla all’influenza di Berlino e dei paesi dell’Unione europea.
Venerdì Putin si è incontrato a Sochi con il presidente ucraino. Di che hanno parlato? Per ora Kiev ha bloccato il cammino verso l’integrazione con l’Ue. Ma centinaia di poliziotti in assetto anti-sommossa sono costretti a difendere i Palazzi del potere di Yanukovich.
Marcello Viaggio - Giornalista, ha esordito nel 1995 sulla rivista Italia Settimanale, con Marcello Veneziani. Dal 1998 al 2010 ha scritto sul quotidiano Il Giornale, con Andrea Pucci, oggi Vice-direttore del Tg5, e Claudio Pompei. Dal 2010 al 2011 ha scritto su Libero, in stretta collaborazione con il vicedirettore Franco Bechis. E’ stato opinionista fisso alla Tv della Libertà dell’on. Maria Vittoria Brambilla. Nell’agosto 2012 ha aperto sul web il portale NoiRoma2013.
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