L’ingresso in Aula di Laura Boldrini, nuovo Presidente della Camera dei deputati, è stato accompagnato da un lungo applauso tributato da tutti i parlamentari, ad eccezione di quelli del Pdl.
Il suo discorso di insediamento ha lasciato tutti a bocca aperta. Ecco le sue prime parole: “Care deputate e deputati, permettetemi di esprimere il mio più sentito ringraziamento per l’alto onore e responsabilità che comporta il compito di presiedere questa assemblea. Vorrei rivolgere il mio saluto rispettoso e riconoscente e quello dell’assemblea al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, custode rigoroso dell’ unità del Paese e dei valori della Costituzione repubblicana”. E qui c’è stata una lunga pausa per permettere a tutti i deputati, balzati letteralmente in piedi, di applaudire l’omaggio al presidente della Repubblica.
Boldrini pronuncia parole importanti e orientate ad un’attenzione sociale su tutti i fronti che non può lasciare indifferenti i presenti in aula, tanto da essere interrotta più volte, con diverse standing ovation e applausi scroscianti.
Per esempio quando parla delle donne che “subiscono l’umiliazione della violenza travestita da amore”. O quando cita gli esodati e i giovani: “Nessuno di noi ha dimenticato gli esodati” e ancora “Quest’ Aula sappia ascoltare la sofferenza sociale di una generazione che ha smarrito se stessa, prigioniera della precarietà, costretta a portare i giovani talenti lontano dall’Italia”. L’impegno di Laura Boldrini è quello di rendere la Camera un “luogo di cittadinanza per chi ha più bisogno”. Cita i “molti, troppi morti senza nome che il nostro Mediterraneo custodisce”, riferendosi ai tanti immigrati che hanno perso la loro vita nei cosiddetti ‘viaggi della speranza’ ”. Un’attenzione sociale a tutto tondo, quindi. “Il mio pensiero va a chi ha perduto certezze e speranze… dobbiamo impegnarci a restituire vera dignità a ogni diritto, una battaglia vera contro la povertà e non contro i poveri. La responsabilità di questa istituzione sta nella capacità di saperli rappresentare e garantire uno a uno i diritti della Costituzione”. Sintetizzato in una frase: “Questa aula darà ascolto alla sofferenza sociale di una intera generazione”. Parole importanti. E toccanti. Come quando dichiara “Molto, molto dobbiamo al sacrificio di Aldo Moro e della sua scorta che ricordiamo con emozione oggi” giorno in cui cade l’anniversario della strage di via Fani”. E poi il pensiero si allarga a tutte le vittime della mafia: “al loro sacrificio, ciascuno di noi e questo Paese devono molto”.
Poi la svolta propositiva: “Questo è un Parlamento largamente rinnovato. Ora scrolliamoci di dosso ogni indugio nel dargli piena dignità, perchè deve essere la casa della buona politica. Rendiamo il Parlamento e il nostro lavoro trasparente anche in una scelta di sobrietà che dobbiamo agli italiani. La politica deve tornare ad essere una speranza, un servizio, una passione”.
E se ancora ce ne fosse bisogno, per chiarire quali sono le sue posizioni, Laura Boldrini mette tutti a tacere con una semplice frase: “Sarò presidente di tutti, a partire da chi non mi ha votato”.
C.D.