Governo, nulla di fatto. “Fiducia” a Napolitano

“Mai la fiducia a chi ha disintegrato questo Paese”. È la voce di Beppe Grillo, dal canale youtube del Movimento 5 Stelle, che interviene per fare il punto sulle trattative per il governo. Trattative che stanno ancora allo ‘status quo’. Ovvero: disponibilità solo a un governo 5 stelle.

“Non accorderemo la fiducia a governi politici fatti da questi partiti o a governi pseudo tecnici e siamo disponibili a votare in aula qualsiasi legge che risponda al nostro programma”, ha detto Vito Crimi, capogruppo dei senatori del MoVimento, dopo le consultazioni al Colle. Poi ha spiegato che a Napolitano hanno rilanciato la loro “disponibilità per un  governo che possa immediatamente avviare alcune iniziative legislative come il reddito minimo di cittadinanza”. E “nel momento in cui Napolitano dovesse dare incarico al M5S – ha spiegato ancora Crimi – noi in brevissimo tempo daremo al Presidente nome e programma”.

Per chi non ritenesse la sua dichiarazione sufficientemente esplicativa, ecco cosa ha aggiunto il portavoce del MoVimento: ” Fiducia? In bocca a queste persone è una parolaccia”. Quanto ai partiti, Grillo ha ripetuto: ”Noi saremmo gli irresponsabili di questo Paese ingovernabile? Dio mio! Bisognerebbe analizzare il loro linguaggio, ci vorrebbe un medico, un neurologo, che gli dia una carezza e gli dica: è finita. Ma prima di andare via faremo una verifica fiscale sui loro patrimoni, come avevamo detto”. E il comico genovese ha poi spiegato la totale diversità delle prospettive: “Noi abbiamo parole come comunità, solidarietà, piccola media impresa, e costi della politica. Loro parlano di percentuali e responsabilità”.

Responsabilità che al momento  nessuno sembra però avere. Se non si è spostata infatti di una virgola la posizione del M5S, ugualmente il Sel ha ”ritenuto di sottolineare ancora una volta che la soluzione più idonea a traghettare l’Italia fuori da questo avvitamento e pantano è nel conferimento dell’incarico a Bersani”. Ovviamente rimane  “interdetta”, secondo quanto ha dichiarato il presidente Nichi Vendola, “ qualunque possibilità di larghe intese”. Con riferimento a qualsiasi eventuale accordo col Pdl, l’unico disponibile a un governissimo.  Enrico Letta, dopo un’ora e dieci minuti di consultazione con Giorgio Napolitano  ha fatto sapere che il Pd ha ” cercato il coinvolgimento di tutti attraverso la scelta di una convenzione costituente e lì dentro fare la riforma della politica con un percorso di riforme costituzionali e della legge elettorale, perché andare al voto con quella attuale sarebbe profondamente sbagliato. Quello era il luogo e per noi è ancora il luogo in cui deve avvenire la legittimazione reciproca di tutte le forze politiche”. “A nostro avviso – ha aggiunto Letta – non è idoneo un governissimo tra le forze politiche tradizionali”,. Ma “abbiamo espresso al presidente della Repubblica fiducia piena, profonda gratitudine, dicendo che non mancherà il nostro supporto responsabile alle decisioni che lui prenderà”.

Ora, dunque, è tutto nelle mani del Capo dello Stato.  “Il Presidente adesso si prenderà qualche momento di riflessione”, ha detto il portavoce del Quirinale Pasquale Cascella al termine delle consultazioni lampo per la formazione del nuovo governo. Che la notte gli porti consiglio.

A.B.